Iniziative culturali per i 150 anni dell'Unità d'Italia

Busto di Giuseppe Macherione - piazza Regina Margherita Giarre
Il Comune di Giarre celebra i 150 anni dell’Unità d’Italia con una serie di iniziative culturali già in corso. Qualche giorno fa il vicesindaco e assessore alla cultura, Leo Cantarella, ha partecipato, in prefettura, ad una riunione dei rappresentanti dei comuni, volta a stilare un calendario unico delle manifestazione che si terranno nella provincia di Catania in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia. A Giarre sono già in corso una serie di conferenze sull’Unità d’Italia, organizzate dall’assessorato alla cultura e dalla Società giarrese di storia patria. Sempre quest’anno è intenzione dell’assessore Cantarella ricordare l’accoglienza che Giarre diede ai profughi di Cismon del Grappa durante la prima guerra mondiale, un gesto di solidarietà da sud a nord che ben si addice a questo anno. Prevista anche una celebrazione per il gonfalone del Comune.


Ma la città potrà celebrare in maniera originale l’Unità d’Italia anche ricordando la figura del poeta giarrese e patriota Giuseppe Macherione che morì proprio nel 1861. Macherione con i suoi scritti ha contribuito a diffondere lo spirito unitario. Scrisse una poesia a Garibaldi liberatore della Sicilia dai Borboni, un’altra lirica la dedicò a Vittorio Emanuele. Nel 1861, appena 21enne, quando i rappresentanti della nuova Italia si incontrarono per la prima volta a Torino, Macherione volle essere lì per vedere realizzato quell’ideale unitario sognato dalla Sicilia. E a Torino morì, a causa della sua salute precaria.

Giarre a Macherione ha dedicato una scuola, una piazza e un busto nella villa Margherita. Una lapide, su di un palazzo che si affaccia su piazza Duomo, ne ricorda la casa natale. La salma di Macherione tornò da Torino a Giarre nei cento anni della sua morte, e dell’unità d’Italia, e si trova nel cimitero di Giarre nel viale degli uomini illustri.

Eppure gli scritti di Macherione sono poco conosciuti e persino nella biblioteca comunale i testi conservati sono troppo antichi per essere dati in prestito. L’assessore Cantarella, di concerto con tutta l’amministrazione, valuterà la possibilità di una pubblicazione.
Maria Gabriella Leonardi
25 gennaio 2011

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