Il giarrese avv.D'Anna nel Comitato consultivo dell'Asp

Nel Comitato consultivo aziendale dell’Asp, 3 insediatosi nei giorni scorsi, figura nella qualità di vicepresidente l’avv.Angelo D’Anna, noto a Giarre e dintorni per le numerose iniziative intraprese in seno alla Rete delle associazioni giarresi, in difesa dell’ospedale “S.Giovanni di Dio e S.Isidoro” di Giarre.


Il Comitato è un organo previsto dalla riforma regionale del sistema sanitario, è presieduto dall’avv.Luigi Anile e ne fanno parte 39 associazioni di volontariato e di tutela dei diritti degli utenti in ambito sanitario e sociosanitario. «Il Comitato – spiega D’Anna – esprime pareri obbligatori ma non vincolanti. Tra i suoi compiti vi è la formulazione di proposte alla direzione dell’Asp sulla programmazione dell’Azienda, la verifica della qualità e della funzionalità dei servizi, la possibilità di proporre iniziative per diffondere l’educazione sanitaria». Il Comitato dovrebbe riunirsi una volta al mese e i suoi membri vi partecipano a titolo gratuito.

Nelle sue attività il Comitato terrà in considerazione tutto il territorio dell’Asp. Da Giarre, fanno parte di questo organismo, l’associazione “Insieme…persone”, rappresentata da Angelo D’Anna, il Centro promozione famiglia, rappresentato dal dott.Salvo Garraffo e l’Avulss, rappresentato da Francesco Camuglia. Un altro giarrese presente nel Comitato è Francesco Strano, rappresentante dell’Avis provinciale.

Un aspetto molto importante sottolineato da D’Anna nella prima riunione è stata l’esigenza, in seno al Comitato, di una visione che non fosse solo “metropoli-centrica” ma che tenesse conto anche del punto di vista dei vari territori della provincia. «Chiederò, di concerto con gli altri rappresentanti - afferma D’Anna - che tra i primi punti all’ordine del giorno dei lavori del Comitato ci sia l’esplicitazione da parte dell’Asp degli atti di programmazione aziendale e dei relativi criteri di scelta. Capire questo servirà per potere formulare delle proposte. A seguire, vorremmo proporre degli standard qualitativi di accesso ai servizi sanitari che siano realmente rispondenti ai bisogni dei cittadini. Anche se, come sappiamo, ad esempio, nel territorio giarrese, ancor prima di standard qualitativi, vanno garantiti i servizi, attraverso una reale integrazione tra quelli ospedalieri e quelli territoriali».
Maria Gabriella Leonardi
24 febbraio 2011

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