Come funzionerà il pronto soccorso dopo la chiusura della Chirurgia?

A che livello può lavorare il pronto soccorso dell’ospedale di Giarre se la Chirurgia è stata chiusa? Lo chiede il consigliere provinciale del Partito Democratico arch.Salvo Patanè, critico sulle ultime novità riguardanti il “S.Giovanni di Dio e S.Isidoro”. Come riferisce lo stesso consigliere, lo scorso 17 gennaio dall’Asp è stato disposto che i ricoveri ordinari di Chirurgia generale debbano essere effettuati nell’ospedale di Acireale. Inoltre, nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana del 28 gennaio scorso, nell’ambito del cosiddetto piano di rientro sanitario bis, viene pubblicato anche l’elenco dei Pta che la Regione prevede di attivare. L’attivazione comporta la conversione, o come dice la Gazzetta, la “rifunzionalizzazione” dei presidi ospedalieri che dovranno trasferire parte dell’attività assistenziale per acuti verso forme alternative di assistenza. Nell’elenco naturalmente c’è il Pta di Giarre, l’unico al momento nella provincia di Catania. Ma entro il 2012 saranno “rifunzionalizzati” il SS.Salvatore di Paternò e il “Basso Ragusa Marino” di Militello in Val di Catania.


Patanè, anche alla luce del rendiconto dell’attività del pronto soccorso giarrese nel 2010, è fortemente critico sulle scelte fatte dall’assessorato regionale alla sanità, e in una nota dichiara: «Come rappresentante delle istituzioni, provo vergogna per questi gesti estremi con i quali la sanità siciliana tenta di riorganizzare i servizi al cittadino nella regione. L’accanimento sull’area ionico-etnea e la sordità del governo regionale alle richieste di migliaia di cittadini, della Rete delle associazioni e di rappresentanti delle istituzioni territoriali, sono diventati per Giarre la peggiore condanna storica dal dopoguerra. Chiusa definitivamente la chirurgia, mi chiedo quale sia il livello qualitativo nel quale sia collocabile il nostro pronto soccorso e perché ci si debba rassegnare ad esistere come Poliambulatorio di Acireale. Continuerò a contestare la scelta fondamentale di chiudere Giarre e di potenziare Acireale. L’assessore Russo e i suoi consiglieri hanno volutamente ignorato l’analisi territoriale che indica l’omogeneità dell’area giarrese alla quale deve corrispondere uno standard di servizi e vogliono far passare come razionale, ciò che è frutto di una precisa scellerata scelta politica». Patanè lancia quindi un appello al sindaco di Giarre: «Il Sindaco Sodano, che era con me a Palermo un anno fa, chieda a nome del distretto sanitario, al Presidente Lombardo che sarà a Giarre venerdì per l’inaugurazione del nuovo plesso scolastico di Macchia, dove sono finite le promesse del pronto soccorso d’eccellenza e del polo riabilitativo. Per ciò che mi riguarda, non intendo voltarmi dall’altra parte».


Il consigliere Salvo Patanè riferisce che il pronto soccorso di Giarre nel 2010 ha effettuato 20mila949 prestazioni: 133 sono stati i codici rossi, 1629 i codici gialli e 19.067 i codici verdi. Ad agosto il picco di prestazioni: 2207. I ricoveri di pazienti presi in carico dal pronto soccorso l'anno scorso sono stati 1189. «Questi numeri sono significativi – sottolinea Patanè – considerate le chiusure di reparti, la carenza di medici e il funzionamento a singhiozzo del 118 o della diagnostica per immagini».
Maria Gabriella Leonardi
2 febbraio 2011

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