Il gradito ritorno della Meari

E’tornata alla grande, dopo 6 anni, la tanto attesa Meari, mostra mercato dell’artigianato, presente in piazza Duomo sino al 26 dicembre. 45 gli stands che espongono prodotti artigianali in ferro battuto, pietra lavica, rame sbalzato, ceramica, sculture e anche parrucche in stile ottocentesco.


La Meari, alla 26ªedizione, è organizzata dall’Unione liberi artigiani/Claai di Giarre, presieduta da Diego Bonaccorso, ed è patrocinata dalla Regione Siciliana – dipartimento attività produttive, dalla Provincia di Catania e dal Comune. All’inaugurazione erano presenti l’assessore provinciale Pippo Pagano e il sindaco Teresa Sodano.

Tante le attrattive: dai presepi del maestro Anicito di Paternò e del Museo del presepio di Giarre, allo stand dello studio Le Nid di Paternò che con creatività ha allestito una cucina: dal pavimento al piano cottura. Presente la tradizione del ferro battuto con i maestri Salvatore Grasso, Carmelo Asero e Davide Contarino, la sartoria con Nello Caponnetto, la falegnameria con Leonardo Patanè, la fonderia con Luigi Lagoneo, le acconciature con Mary Cavallaro, le sculture di Gianni Sessa, Mario Murabito e Orazio Di Vita.«Il ritorno di Meari nel periodo natalizio – spiega Diego Bonaccorso – è una sperimentazione, ne testiamo la validità per ripeterla in futuro con eventuali accorgimenti. La Meari espone eccellenze del mondo artigiano, vi partecipano maestri artigiani provenienti, con le loro tradizioni, da varie province siciliane».

La Meari è aperta dalle 16,30 alle 21,30. Ogni sera dimostrazioni di lavorazioni artigianali.

Maria Gabriella Leonardi
21 dicembre 2010

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