Consiglio comunale approva rendiconto 2009

Municipio di Giarre
E’ finita all’1 e 20 di notte la seduta di Consiglio comunale con all’ordine del giorno il rendiconto del 2009, approvato con 11 si e 2 no.


Il rendiconto di gestione di un Comune, per legge, dovrebbe essere approvato dal Consiglio ad aprile dell’anno successivo. Ma quasi nessun ente locale rispetta questa data. Si insediano quindi i commissari inviati dalla Regione (la cui indennità è a carico dei Comuni) e i bilanci vengono approvati mesi dopo.

Martedì, a Giarre, l’assessore al bilancio Leo Cantarella, nel presentare il rendiconto, ha affermato: «Per la prima volta da decenni l’Ente ha concluso l’esercizio finanziario senza esposizione di cassa; anzi si è realizzato un risultato positivo di circa 640 mila euro. Ripianata anche la quota parte del disavanzo di amministrazione derivante dal Rendiconto 2008, applicata nel medesimo esercizio, pari a circa 760 mila euro. La ricognizione della situazione debitoria ha portato al riconoscimento di oltre 1 milione di euro di debiti fuori bilancio. A fronte della riduzione delle risorse finanziarie disponibili, si è realizzata una considerevole riduzione delle spese del personale. Specchio del diligente comportamento osservato sotto il profilo gestionale è il rispetto del patto di stabilità per il settimo anno consecutivo».

Numerosi interventi sono seguiti in aula. Tra questi, dall’opposizione Josè Sorbello ha evidenziato che il saldo positivo di cassa avviene solo perché il Comune non paga i debiti. Tania Spitaleri ha denunciato l’atteggiamento di “testa bassa e mano alzata” assunto dai consiglieri di maggioranza. Dalle file della maggioranza Fabio Di Maria, al fine di ridurre le spese legali dell’Ente, ha evidenziato la necessità di istituire l’ufficio legale. Il capogruppo dell’Mpa Gaetano Cavallaro ha rifiutato le critiche provenienti da partiti che sono all’opposizione al Comune e alleate alla Regione. Il capogruppo del Pdl Orazio Pagano ha paragonato i rilievi dell’opposizione al malato immaginario.

Ma illuminante sulla gestione economica del Comune è quanto scrive la Corte dei conti che, tra l’altro, ha definito eccessiva la previsione di entrate che ha fatto il Comune relativamente al recupero dell’evasione tributaria per il 2010: 1 milione e 250 mila euro, quando nel 2009 sono stati accertati solo 434mila euro. La Corte dei Conti ha anche rilevato che il Comune non ha adottato per il ripiano del disavanzo di amministrazione le modalità previste dal Testo unico per gli enti locali, né ha approvato il programma relativo al conferimento di incarichi esterni ai sensi del Tuel.
Maria Gabriella Leonardi
24 dicembre 2011

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