Il Tar dichiara inammissibile il ricorso proposto da Confconsumatori contro l'aumento della Tarsu

Il Tar di Catania ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto da Confconsumatori contro l’aumento della Tassa sui rifiuti del 2008.


Potrebbe essere questa l’ultima parola su questa lunga vicenda che riguarda tutti i contribuenti giarresi ma che è diventata una battaglia legale, non facile da seguire. L’aumento della Tarsu, all'inizio del 2009, aveva messo Giarre in subbuglio: gli uffici finanziari del Comune erano stati presi d’assalto dai cittadini, venne fatta una raccolta di firme e i sindacati organizzarono pure un sit-in di protesta davanti al Municipio. Confconsumatori fu però poi l’unica associazione ad adire le vie legali e proporre ricorso al Tar contro questo aumento.

Il Tar aveva sospeso la determina con la quale il Sindaco di Giarre aveva aumentato le tariffe della Tarsu 2008. L’Amministrazione comunale, quindi, si è, rivolta al Consiglio di giustizia amministrativa che, invece, non ha ritenuto di sospendere l'esecutività della determina sindacale e ne ha ripristinato efficacia ed esecutività. Il tutto in attesa che il Tar si pronunciasse sul merito, sentenza che è stata depositata due giorni fa.

Il sindaco Teresa Sodano, appresa la notizia, ha dichiarato: «il Tar di Catania con sentenza del 2 novembre 2010 ha affermato che la Confconsumatori non era legittimata a proporre ricorso ritenendolo quindi inammissibile. La vicenda può considerarsi chiusa, la determina è quindi legittima ed efficace». Quindi questa tassa si deve pagare.

Ma di diverso avviso è la Confconsumatori. Il presidente regionale dell’associazione, avv.Carmelo Calì, riguardo alla sentenza ha dichiarato: «Ritengo si sia trattato di una svista in quanto il Tar non ha ritenuto rappresentativa la Confconsumatori come portatrice degli interessi dei cittadini mentre, invece, come risulta dagli atti del giudizio, la stessa è riconosciuta in Sicilia sin dal 2004 con decreto del Presidente della Regione, atto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Inoltre, a conferma del radicamento nella nostra città, è stata data ampia prova della presenza a Giarre dell’associazione e dell’attività della stessa svolta. In ogni caso, ci riserviamo di valutare l’opportunità di impugnare la sentenza innanzi al Consiglio di giustizia amministrativa. Facciamo presente, infine, che non vi è stata alcuna pronunzia sul merito delle eccezioni da noi formulate che riteniamo valide e sussistenti e, in virtù delle quali, reiteriamo il consiglio ai cittadini di proporre ricorso avverso le cartelle di pagamento innanzi alla commissione tributaria provinciale». La commissione tributaria, infatti, può valutare le cartelle e anche annullarle. Confconsumatori assisterà i cittadini che vorranno proporre ricorso avverso le cartelle di pagamento ed ha approntato un apposito servizio presso la nuova sede della propria delegazione di Giarre, sita in via N. Tommaseo, 121, tel. e fax 095-932573, e-mail: confconsumatorigiarre@hotmail.it.
Ognuno quindi decida se pagare o fare ricorso.

Maria Gabriella Leonardi
4 novembre 2010

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