Dirigente comunale ordina all'Asp di eseguire interventi necessari per mettere in sicurezza 'l'ospedale

Ospedale di Giarre ... o quel che ne rimane
Diverse le carenze rilevate dai Vigili del Fuoco nell’ospedale “S.Giovanni di Dio e S.Isidoro” nel corso di un sopralluogo. Nel verbale che hanno redatto, del 19 maggio scorso, i Vigili hanno rilevato non efficiente l’impianto di rilevazione ed allarme incendio; non adeguatamente manutenzionato l’impianto idrico antincendio; assente, in diverse zone della struttura, l’impianto di illuminazione di emergenza; carente la segnaletica di sicurezza; diverse porte REI sono risultate bloccate in posizione di apertura, mentre altre sono rotte; la seconda via di esodo è mancante del maniglione antipanico; assente il registro delle manutenzioni che si trova nella sede dell’Asp a Catania; è stato giudicato generico il piano di emergenza interno, in quanto non riporta gli incaricati e i rispettivi compiti, e non è stato neanche richiesto il rinnovo del certificato di prevenzione incendi, scaduto a marzo del 2008. I Vigili del Fuoco hanno inoltre dichiarato che sono in corso altre verifiche strutturali in alcuni punti dell’edificio, con conseguente chiusura di alcune zone. I Vigili hanno quindi indicato gli interventi che l’Asp deve realizzare per mettere in sicurezza l’ospedale.


Qualche giorno fa, con l’ordinanza n°230, pubblicata all’albo pretorio, il dirigente della IV area dell’Ufficio tecnico comunale ha ordinato al direttore generale dell’Asp e al direttore sanitario dell’ospedale di realizzare tutti gli interventi necessari.

Il direttore generale dell’Asp Giuseppe Calaciura, interpellato, dichiara: «Non sul merito o sul metodo dell’ordinanza, ma sulle prescrizioni contenute nel verbale dei Vigili del fuoco posso rispondere. Stiamo eseguendo i lavori indicati. Precisiamo, inoltre, che non sussiste alcuna ipotesi di inadempienza o di ritardo nei lavori, poiché l’Azienda ha chiesto ed ottenuto una proroga dei tempi. Siamo, quindi, in termini di programma nel pieno rispetto delle prescrizioni».
Maria Gabriella Leonardi
14 ottobre 2010

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