Dibattito sulla sentenza del Tar

Fa discutere la sentenza del Tar, dello scorso 3 novembre, che ha ritenuto inammissibile il ricorso proposto dalla Confconsumatori contro l’aumento della Tassa sui rifiuti solidi urbani per l’anno 2008. Un anno fa, contro questo aumento i sindacati organizzarono un sit in di protesta sotto il municipio. Adesso cosa ne pensano di questa sentenza? «E’ una sentenza ridicola – afferma Mario Cocuccio, responsabile della Cisl di Giarre - vogliamo una sentenza sul merito». Da settembre la Cisl, insieme alla Uil, sta eseguendo i ricorsi alla commissione tributaria contro queste cartelle di pagamento. In un primo momento, infatti, le cartelle erano arrivate ai giarresi senza recare l’anno di riferimento: una cartella di pagamento deve, invece, essere chiara e trasparente. Per questo motivo la Cisl ha pubblicamente denunciato l’illegittimità di queste cartelle e annunciato i ricorsi alla commissione tributaria. Dopo questa presa di posizione pubblica da parte della Cisl, le cartelle sono state corrette e quelle che sono arrivate in un secondo tempo recano la dicitura “Tarsu 2008”. Ma anche in questo caso, secondo la Cisl che ha approfondito la questione sul piano giuridico, le cartelle continuano a non essere chiare e si può opporre ricorso alla commissione tributaria, in quanto la Tarsu per il 2008 era stata già richiesta e pagata dai contribuenti giarresi. «Sinora abbiamo già presentato un centinaio di ricorsi – spiega Cocuccio – abbiamo dedicato a questo servizio due giorni la settimana». Quanto costa il ricorso? Circa 40 euro che includono una marca da bollo di 14,62 euro, due raccomandate di circa 5 euro ciascuna e un contributo per le spese legali.


Di orientamento diverso la Cgil, il responsabile Enzo Cubito spiega:«Non ci sentiamo di far sborsare ai cittadini altri soldi senza avere la certezza del risultato, ma assisteremo i nostri iscritti qualora decidano di fare ricorso. Tuttavia, siamo perplessi per questa sentenza che non è entrata nel merito e ha giudicato inammissibile il ricorso affermando che Confconsumatori non era legittimata a opporlo: eppure, in un primo momento, proprio il Tar aveva concesso la sospensiva a Confconsumatori, senza avere nulla da eccepire».

Sulla questione interviene anche Salvo Vitale, già assessore nella giunta Toscano, nonché candidato sindaco alle passate amministrative: «Il Tar, nonostante tutto, ha ribadito che l’iter procedurale seguito dal Comune è illegittimo in quanto ritiene plausibili le doglianze di parte ricorrente e non addebita a Confconsumatori le spese legali». La sentenza del Tar testualmente recita:«Il collegio tuttavia stima equo, avuto riguardo all’esito della fase cautelare, alla oggettiva complessità della controversia ed alla plausibilità – ad una sommaria delibazione – delle doglianze di parte ricorrente, disporre l’integrale compensazione tra le parti di spese ed onorari di giudizio».
Secondo Vitale il ricorso in commissione tributaria va fatto e ha in programma un incontro pubblico per discutere della questione.

Maria Gabriella Leonardi
7 novembre 2010

Commenti