Carente il personale di polizia penitenziaria nel carcere


Il carcere di Giarre
 Si fa sentire, nella casa circondariale di Giarre, la carenza di organico del personale della polizia penitenziaria. Qualche mese fa il segretario nazionale del Coordinamento nazionale penitenziari della Uilpa, Armando Algozzino, aveva scritto al direttore della Casa circondariale, al Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria e su sino al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria per denunciare che la situazione della Casa circondariale di Giarre è diventata insostenibile: «il personale da troppo tempo è costretto a carichi di lavoro insostenibili che determinano una pressione psicologica che ne compromette persino l’incolumità fisica, tant’è ce pare opportuno rammendare come solo qualche giorno fa un agente penitenziario decise di suicidarsi».


Com’è adesso la situazione? Il direttore, Aldo Tiralongo spiega: «la carenza di organico è un problema di tutte le direzioni. Il nostro personale ha regolarmente fruito del congedo estivo di quest’anno, al momento abbiamo difficoltà a garantire il congedo ordinario 2009 che dovrebbe essere fruito entro il 2010. Abbiamo notiziato gli uffici superiori, sia il Dipartimento che il Provveditorato regionale, che hanno provveduto inviando del personale». Attualmente a Giarre gli agenti di p.p. svolgono turni di 8 ore, anziché turni ordinari che dovrebbero essere di 6 ore.

Per ovviare a questi problemi non resta che sperare che il Governo mantenga le promesse che ha fatto: «Nei piani del Governo – spiega il direttore – oltre al piano di edilizia penitenziaria c’è anche l’orientamento di assumere 2000 agenti penitenziari».
Maria Gabriella Leonardi
15 ottobre 2010

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