50 giorni per il ritiro dei rifiuti ingombranti

Fino a qualche mese fa, telefonando al numero della Joniambiente, 800.911.303, per chiedere il ritiro gratuito di una lavatrice, di un materasso, o di qualunque altro bene ingombrante bisognava attendere una ventina di giorni. E c’erano già molti cittadini a cui venti giorni parevano tanti e si lamentavano per questa lunga attesa. Ma chi da Giarre ha chiamato al numero verde ieri, 12 ottobre, per prenotare il ritiro, ad esempio, di un frigorifero, si è sentito dire che il ritiro avverrà, addirittura, venerdì 3 dicembre, cioè tra ben cinquantuno giorni, da trascorrere con il frigorifero vecchio in casa. Qualche problema in più ce l’avranno quanti dovranno smaltire contemporaneamente più oggetti o chi ha poco spazio a casa. Ma, in fin dei conti, non si tratta di un disagio insormontabile: per qualche settimana si avrà solo un po’di spazio in meno in casa. Un sacrificio in più che tocca al cittadino per bene che non abbandonerebbe mai per strada una lavatrice.


In termini tecnici vengono definiti beni ingombranti i vecchi mobili, i materassi, o le brande. Vengono invece definiti beni durevoli gli elettrodomestici: le lavatrici, i frigoriferi, i congelatori, i televisori, i computer ed altri apparecchi elettrici.

All’Ato Joniambiente confermano il boom di richieste di ritiro dei rifiuti ingombranti e durevoli. Per rispondere a questa aumentata richiesta, l’Ato pensa di rimodulare e razionalizzare i turni di raccolta. Sinora a Giarre erano previsti due turni settimanali di ritiro degli ingombranti: il lunedì e il venerdì. Vista la maggiore esigenza alla Joniambiente intendono intensificare questi turni e portarli da due a quattro giorni di ritiro settimanali. D’altra parte, due giorni di ritiro degli ingombranti sono previsti per ognuno dei quattordici comuni dell’Ato. Ma è anche vero che Giarre è il Comune più popoloso ed è anche logico che la richiesta sia maggiore qui invece che altrove.

Tutto ciò nell’attesa (non breve) della realizzazione a Giarre dell’isola ecologica.
Maria Gabriella Leonardi
13 ottobre 2010

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