Scaduto contratto Aimeri-Ato. Aimeri diffidata a proseguire il servizio

Scadeva ieri il contratto tra l’Ato Joniambiente e la ditta appaltatrice Aimeri. Da questa mattina il servizio di raccolta dei rifiuti prosegue perché l’Ato, su indicazione della Prefuttra, ha diffidato l’Aimeri a continuare a lavorare, in ottemperanza a una disposizione contrattuale e al fine di non interrompere un pubblico servizio e creare gravi problemi di carattere igienico-sanitario. L’Aimeri – spiegano dall’Ato - è obbligata ad espletare il servizio sino a quando non si insedierà una nuova ditta. Ieri pomeriggio, la ditta ha comunicato all’Ato che, facendo seguito alla diffida, proseguirà ad effettuare il servizio.


Questo momento di transizione si inquadra nella più ampia instabilità che caratterizza il governo della Regione Siciliana e che crea una situazione di incertezza che nessuno può dire sino a quando durerà, anche nel settore delicatissimo dei rifiuti. L’Ato Joniambiente è, infatti, in liquidazione, ma molti altri Ato siciliani non si sono messi in liquidazione, come invece richiesto dalla riforma degli Ato, e la Regione non ha ancora inviato i commissari. Quindi, l’applicazione della riforma degli Ato è già in ritardo, il nuovo assessore regionale si deve insediare, una volta insediato, dovrà esaminare la situazione…insomma, per avere un’idea sul futuro della gestione dei rifiuti in Sicilia ancora dovrà passare del tempo. Il presidente della Joniambiente, Francesco Rubbino, spiega:«tenendo conto di questi ritardi chiederemo alla Regione una deroga per potere bandire una gara per un appalto che possa durare 5-7 anni». Al momento, infatti, la legge impone all’Ato di stipulare appalti solo fino ad aprile 2011. Ma un appalto così breve non è appetibile per le ditte, mentre un appalto di 5-7 anni lo sarebbe in quanto in questo arco di tempo le ditte potrebbero ammortizzare l’investimento iniziale che devono fare.

Se da un punto di vista organizzativo l’Aimeri lo consentisse, nei piani dell’Ato Joniambiente c’è l’estensione a tutti i Comuni dell’Ato del progetto pilota sperimentato a Maletto e Calatabiano di raccolta integrata dei rifiuti. Questo richiederebbe una convinta partecipazione da parte dei Comuni che dovrebbero, assolutamente, far rispettare ai cittadini gli orari di conferimento dei rifiuti. Il progetto prevede infatti l’eliminazione dei cassonetti e la raccolta porta a porta di tutti i rifiuti, differenziati dai cittadini ed esposti davanti casa secondo giornate e orari prefissati.
Maria Gabriella Leonardi
30 settembre 2010

Commenti