Lettera al Prefetto e al Sindaco per l'ospedale di Giarre

L'ospedale di Giarre
C’è chi l’ospedale di Giarre ce l’ha davvero nel cuore e non ne dimentica i problemi, neanche quando di certi problemi non se ne parla più. E’ il caso del signor Rosario Pistorio, già presidente del Tribunale per i diritti del malato e che non ha dimenticato che una zona dell’ospedale di Giarre è stata costruita con cemento impoverito. E per tornare ad affrontare questo problema ha inviato un lettera, con raccomandata, al prefetto di Catania e al sindaco di Giarre. «Con la presente – ha scritto Pistorio – intendo ricordare alle ss.ll. ill.me che al secondo piano del presidio ospedaliero “S.Giovanni di Dio e S.Isidoro” furono a suo tempo riscontrate alcune anomalie in alcune stanze perché insistenti su cemento depotenziato. Come le ss. ll. ricorderanno tale anomalia fu riscontrata da diversi Enti (Vigili del fuoco, protezione civile eccetera). Scopo di questa segnalazione è quello di volere accertare se sono state approntate tutte le opere per la messa in sicurezza, oppure se il tutto è ancora in Itinere».


La presenza di cemento impoverito nei muri dell’ospedale è l’ulteriore beffa che ha subito la comunità giarrese per il suo ospedale. Ci sono voluti trent’anni, decine di imprese e di miliardi per costruirlo: una volta inaugurato era già vecchio, dopo pochi anni si teme già che venga chiuso. Come poi emerso dai carotaggi effettuati da una ditta specializzata, i locali che un tempo ospitavano la Radiologia sono compromessi e in alcune zone i muri perimetrali sono stati realizzati con cemento impoverito. Per questo, tale settore, è stato interdetto al pubblico. In un sopralluogo dello scorso marzo i tecnici dell’Asp, dei Vigili del Fuoco, del Genio Civile e della protezione civile sono giunti alla conclusione che fosse necessario un adeguamento antisismico di tutto l’ospedale e la ristrutturazione della zona attualmente interdetta. Poi il silenzio, sino alle lettere di oggi di Pistorio.
Maria Gabriella Leonardi
26 settembre 2010

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