Comunicato dei docenti dell'"Amari" e convivenza forzata "Amari"-"Majorana-Sabin"


Liceo classico - Giarre

Alunni Ipsia Sabin - Giarre

 «C’era una volta…la città delle Incompiute. Il Liceo “M.Amari” entrerà nel glorioso Parco?». Inizia così un comunicato del comitato dei docenti dell’Istituto di istruzione superiore “M.Amari”. Le classi dell’istituto, dall’anno scorso, si trovano in tre diversi edifici, in attesa della ristrutturazione del Palazzo Granata che sarà la seconda sede dell’istituto. In questa attesa i docenti si rivolgono agli amministratori della Provincia Regionale di Catania i quali invitano da tempo alunni, genitori e docenti dell’“Amari” a pazientare. «E intanto che il nuovo anno scolastico è cominciato – scrivono i docenti - dove potranno studiare i figli dei loro elettori e dei contribuenti? A Palazzo Granata, come promesso qualche mese fa? No, perché anche se l’assessorato definisce già in atto il suo ripristino, nessuna impresa ha ancora avviato il cantiere! In tre sedi diverse (sede centrale, ex-pretura, Ipsia Sabin), come nell’anno scolastico passato? Ma perché non in piazza? sui marciapiedi? appesi ai lampioni? nella vasca di piazza Carmine?». I docenti chiedono risposte chiare all’assessore Ciampi, un’unica sede, una data certa e un edificio adeguato, e chiedono al vicepresidente della VI commissione provinciale alla P.I. arch. Salvo Patanè, di seguire il problema fino alla soluzione.



Frattanto alcune classi dell’“Amari” sono ospitate nei locali dell’Ipsia “Majorana-Sabin” di corso Europa. Una convivenza forzata con inconvenienti. La dirigente dell’Ipsia Monica Insanguine spiega:«L’anno scorso abbiamo dato disponibilità ad accogliere queste classi, nonostante i disagi. Quest’anno ho accolto queste classi senza avere ricevuto alcuna comunicazione ufficiale della loro presenza e ancora l’attendo. Ci preme la sicurezza degli studenti: nonostante le nostre richieste, non è stato predisposto un apposito piano di sicurezza integrato con il nostro e non ci è stato indicato un responsabile della sicurezza». Il dirigente dell’ “Amari”, Giovanni Lutri, dichiara:«Il mio responsabile della sicurezza lunedì si recherà nell’istituto“Sabin” per verificare, in accordo con il loro responsabile, l’idoneità delle condizioni di sicurezza. Non vogliamo interferire con la loro didattica, in un clima di collaborazione, cercheremo un accordo affinchè i ragazzi possano usufruire della scuola e della palestra».
Maria Gabriella Leonardi
19 settembre 2010

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