Assessore ai LLPP afferma che saranno pulite le caditoie dove vi sono maggiori rischi

Ogni fine estate è sempre la stessa storia. I temporali di fine stagione sono particolarmente violenti e le strade si allagano anche perché le caditoie stradali per il deflusso delle acque metoriche sono otturate. Dentro si trovano rifiuti di ogni tipo ma anche, e soprattutto, la sabbia vulcanica del 2002, che non è stata mai rimossa da dentro le caditoie. Il risultato sono strade che si allagano, proibitive per i pedoni e pure pericolose per chi si muove su moto e scooter. A chi compete questa annosa bonifica delle caditoie? Il grosso del lavoro, cioè la rimozione della sabbia vulcanica e dei rifiuti accumulatisi all’interno dei tombini, spetta al Comune e, in proposito, l’assessore ai lavori pubblici, Orazio Scuderi, dichiara: «le caditoie che rappresentano maggiori rischi saranno bonificate accuratamente, in particolare quelle ostruite da vari detriti». Staremo a vedere. Per intanto, una parte del lavoro è di competenza dell’Ato Joniambiente, si tratta dello spezzamento dei rifiuti che restano imbrigliati tra le grate delle caditoie. Ma tale servizio sarà assicurato in questo periodo in cui il contratto di appalto è in scadenza? A tal proposito il presidente dell’Ato Joniambiente Francesco Rubbino assicura:«Il servizio verrà effettuato anche dopo la scadenza del contratto, in maniera ininterrotta, in attesa della nuova gara e del nuovo appalto».


Anche l’assessore all’ecologia, Salvo Camarda, ha sollecitato l’Ato in tal senso ribadendo la necessita di bonificare quelle caditoie che, a causa della loro occlusione, rappresentano un pericolo in caso di forti piogge.

Maria Gabriella Leonardi

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