Rifiuti pericolosi o frutto di atti illeciti in via della Regione

La guaina di cavi elettrici tagliata o bruciata per tirarne fuori il rame. E poi montagne di cavi abbandonati sul ciglio della strada. Via della Regione, che congiunge l'abitato di Macchia a Miscarello, è per un tratto chiusa al transito da anni e dimenticata. Ma, evidentemente, è ben conosciuta da chi compie questi “lavoretti”: e chissà da dove provengono questi cavi da cui è stato sgusciato il rame! Sempre su via della Regione si trovano cataste del pericolosissimo eternit, cancerogeno. E poi rifiuti di tutti i tipi. Via della Regione da anni è chiusa al transito da un’ordinanza sindacale, per via di un costone di roccia che attende di essere messo in sicurezza. Ma le auto vi transitano ugualmente. Tuttavia, il suo versare in uno stato di degrado e di abbandono ha reso questa arteria stradale un sito ideale per l’abbandono dei materiali più pericolosi e forse pure frutto di atti illeciti (da dove provengono tutti quei cavi a cui è stato sfilato il rame?).


E dire che di discariche è pieno tutto il territorio comunale: appena qualche giorno fa l’assessore all’ecologia Camarda ha evidenziato come le discariche proliferino a dismisura, senza concedere tregua alle continue operazioni di bonifica. L’azienda Aimeri Ambiente, che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani nei comuni dell’Ato Joniambiente, ha confermato la propria vicinanza all’Amministrazione comunale, e si attiverà per la bonifica delle discariche. Tuttavia, alcune di queste, costituite da una quantità sproporzionata di inerti, comportano l’impiego di mezzi meccanici (motopale e bob cat) il cui noleggio e il relativo intervento comporterà delle spese a carico dell’amministrazione, e quindi, in ultima analisi, sempre dei cittadini.

Tuttavia, ciò che manca è un attento controllo del territorio, a partire dai veicoli (come camioncini o api) che, spesso sotto gli occhi di tutti, trasportano elettrodomestici usati, divani o materiale edile. Dove vanno a scaricare questo materiale? Cominciassero a fioccare le multe, forse qualche discarica in meno ci sarebbe.
Maria Gabriella Leonardi
6 agosto 2010

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