Ogni anno dopo affollata gara automobilistica i rifiuti degli spettatori restano sul tracciato

Ogni anno è la stessa storia: si tiene una gara automobilistica sul tracciato che unisce Giarre, Salice e Milo e, conclusa la manifestazione, restano lungo il percorso i rifiuti abbandonati dagli spettatori. Chi abita nella zona è quindi costretto a reclamare agli enti preposti per richiedere la pulizia della strada. E così è accaduto anche quest’anno, con gli abitanti della zona che hanno reclamato al numero verde della Joniambiente e all’Urp del Comune di Giarre. La strada in questione è della Provincia e non comunale. Tuttavia, i proprietari delle case pagano la Tassa sui rifiuti al Comune e quindi si rivolgono all’ente che pagano e che, tra l’altro, patrocina questa ed altre gare analoghe, ha un obbligo di vigilanza e ha istituito pure un ufficio di tutela ambientale. I numeri a cui hanno telefonato i residenti hanno preso in carico la segnalazione e assicurato interventi. Ed è finita che, a venti giorni dalla gara, gli abitanti hanno pulito il sito più sporco.


Ieri abbiamo contattato il Comune e l’Ato Joniambiente e ieri stesso l’assessore all’ecologia Salvo Camarda, insieme al personale dell'Aimeri Ambiente, ha effettuato un monitoraggio lungo il circuito della Montesalice-Milo. «A breve – ha affermato l'assessore Camarda - è previsto un intervento di pulizia laddove si rende necessario». L'associazione Prosport Giarre, organizzatore dell'evento sportivo fa sapere: «la Provincia regionale di Catania, alla vigilia della manifestazione, ha provveduto a pulire il circuito; trattandosi di un evento straordinario che attira migliaia di sportivi provenienti da tutta la Sicilia, è "fisiologico" che si formino, in alcuni tratti, accumuli di rifiuti. Da parte nostra, d'intesa con il Comune di Giarre, faremo il possibile per contenere i disagi ai residenti, fermo restando che i cittadini debbono fare la propria parte, manifestando un maggiore senso civico, soprattutto in occasione di manifestazioni di una certa portata».
Maria Gabriella Leonardi
5 agosto 2010

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