Ricoverato nell'ospedale di Giarre il primo paziente di Geriatria

l'ospedale di Giarre
Primo ricovero, ieri mattina, nel reparto di Geriatria, aperto da qualche giorno nell’ospedale “San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro” di Giarre. L’apertura dell’unità operativa complessa nel presidio giarrese attua quanto previsto, in proposito, dal decreto del 26 maggio scorso, a firma dell’Assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo.
Nei giorni scorsi sono state trasferite tutte le attrezzature degli ambulatori dall’ospedale “Santa Marta e Santa Venera” di Acireale a quello di Giarre, all’interno del reparto che accoglierà pazienti acuti over 65. Il ricovero del primo paziente significa che il reparto è ormai a regime ed è in rete con gli altri reparti e il pronto soccorso.
L’Unità operativa complessa dispone di 12 posti letto, 7 medici e 12 infermieri e a dirigerla è il primario, dott.Santo Branca. La Geriatria è stata allocata nei locali che erano in passato occupati dall’ostetricia. Dall’Azienda sanitaria provinciale comunicano che nel reparto di Geriatria il ricovero potrà avvenire normalmente come ricovero ordinario, tramite accesso dal Pronto Soccorso, o come ricovero programmato previo accordo con il reparto. Verranno, inoltre, effettuati ricoveri urgenti per pazienti acuti provenienti dal Pronto Soccorso.
Dall’Asp parlano di un traguardo importante per la sanità ionico-etnea perché l’entrata in funzione della Geriatria permetterà di seguire in maniera capillare una delle fasce deboli della popolazione, gli anziani. Il direttore generale dall’Asp Giuseppe Calaciura commenta così l’entrata a regime del reparto nel presidio di via Forlanini: «Il Reparto di Geriatria di Giarre rappresenta un punto cruciale della rete dei servizi per gli anziani, funzionalmente connesso agli altri servizi territoriali e deputato al trattamento intensivo in acuzie di pazienti anziani (over 65) “fragili”, affetti cioè da pluripatologie o da patologie complesse ad elevato rischio invalidante. L’obiettivo fondamentale sarà pertanto quello di risolvere non solo l’acuzie ma anche di evitare il declino funzionale del paziente anziano. Tutte le energie degli operatori saranno finalizzate a questo obiettivo: mantenere l'autosufficienza e aumentare la qualità della vita dell'anziano».
Resta, tuttavia, ancora molto da fare per attuare tutto quello che il decreto dell’assessore alla sanità ha previsto ed urge il potenziamento del pronto soccorso.
Maria Gabriella Leonardi
29 giugno 2010

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