La discarica di Lentini dà l'ultimatum al Comune di Giarre: o paghi o non conferisci

La Sicula Trasporti, la società che gestisce la discarica di Lentini dove conferisce i rifiuti il Comune di Giarre, ha dato un ultimatum: se entro lunedì 19 luglio, l’Ato Joniambiente non le verserà, 881 mila euro come corrispettivo spettante da parte del Comune di Giarre per il servizio espletato dalla Sicula Trasporti, la discarica di Lentini chiuderà le porte al Comune di Giarre. Enormi sarebbero i disagi per la cittadinanza che, peraltro, ha pagato nei mesi scorsi una salata Tassa sui rifiuti. Ieri il presidente dell’Ato Joniambiente Francesco Rubbino ha ricevuto la lettera con l’ultimatum della Sicula Trasporti. «Da tempo – ha detto Rubbino – invito Giarre a pagare quanto spetta alla Joniambiente che, a sua volta, deve liquidare la società Sicula Trasporti per il servizio di smaltimento rifiuti provenienti dal Comune di Giarre. Oggi, questa lettera, è la conseguenza di una situazione che si trascina da mesi, non a caso ho già chiesto al Prefetto di Catania di convocare un incontro, fissato per il 20 luglio prossimo, utile a fare il punto della situazione sulla condizione economica del Comune di Giarre nei confronti dell’Ato Joniambiente. Relativamente a questo termine imposto dalla Sicula Trasporti ho le mani legate. Se Giarre non versa le somme spettanti non possiamo evitare il blocco della discarica».


Viene da chiedere: che fine hanno fatto i soldi versati dai giarresi per pagare la Tarsu? Sono stati dirottati per altre spese? E comunque perché ci sono questi ritardi da parte del Comune di Giarre? Risponde l'assessore ai Servizi Ecologici, Salvo Camarda: «i fondi per pagare l'Ato sono stati sbloccati da giorni, due mandati da 780 mila euro sono già in fase di liquidazione da parte della ragioneria generale, una terza fattura da 780 mila euro, pervenuta ieri, è in lavorazione. Gli introiti derivanti dalla Tarsu non sono stati dirottati per altri fini ma impiegati per coprire le spese dei servizi di igiene urbana».

L'assessore Camarda, sulla scorta di servizi non resi come previsti dal capitolato, intende valutare l'opportunità di procedere con la decurtazione di somme dalle prossime rate. I ritardi in parte, sono da imputare alla mancanza di un documento, il Durc che, su interessamento dell'assessore Camarda, è stato acquisito dall'ufficio Urbanistica.

Resta il fatto che simili ritardi da parte del Comune non dovrebbero mai verificarsi.
Maria Gabriella Leonardi
15 luglio 2010

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