Decreto assessoriale su riordino rete ospedaliera. 4 posti letto di cardiologia a Giarre


E’ finalmente arrivato il decreto dell’assessore regionale alla Sanità per la rimodulazione, il riordino e la riconversione della rete ospedaliera. Novità principale del decreto è l’assegnazione all’ospedale “San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro” di 4 posti letto per la cardiologia. Confermato, invece, quanto già anticipato nei giorni scorsi in merito alla geriatria che sarà trasferita dall’ospedale di Acireale a Giarre, disporrà di 12 posti letto e sarà allocata dove prima si trovava l’ostetricia.
I posti letto assegnati all’ospedale di Giarre sono stati così distribuiti nei vari reparti: 24 posti letti saranno assegnati alla Medicina generale, 14 p.l. alla Chirurgia generale, 9 p.l. andranno alla neurologia, 12 come già detto alla geriatria, l’otorinolaringoiatria avrà 5 posti letto, l’ortopedia ne avrà 14, il Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) ha avuto assegnati 15 posti letto, 4 come detto andranno alla Cardiologia e 4 posti letto sono indistinti nell’area chirurgica (urologia, oculistica eccetera).
Il direttore generale dell’Asp, dott. Giuseppe Calaciura, sull’assegnazione dei posti letto di cardiologia a Giarre, ha commentato: «si tratta di un traguardo importante per Giarre: si mantiene la promesso di un potenziamento con nuovi reparti nel presidio ospedaliero giarrese».
Sabato pomeriggio alle ore 17 nell’ospedale di Giarre intanto la Rete delle associazioni giarresi consegnerà al direttore Calaciura le 16.181 firme della petizione in difesa dell’ospedale e una lettera che sarà inviata a tutte le autorità e in cui le associazioni chiedono di verificare la coerenza tra la riorganizzazione della rete ospedaliera siciliana con la Costituzione e le norme nazionali e regionali che regolano la materia. Le associazioni chiederanno al direttore Calaciura di far pervenire le firme e copia di questa documentazione al presidente della Regione e all’assessore regionale alla sanità. Le associazioni invieranno, nel contempo, questi documenti al presidente della Repubblica, al ministro della Salute e ad altre autorità nazionali e territoriali.
Maria Gabriella Leonardi
28 maggio 2010

Commenti