Vietato ammirare il paesaggio sul ponte di S.Maria la strada

Divieto di visione del paesaggio sul ponte di Santa Maria la Strada. A decretare, per così dire, questo “divieto” sono i mega cartelloni pubblicitari abusivi, tre metri per nove o per dodici. I loro proprietari sono liberi, a Giarre, di collocarli dove vogliono perché tanto il Comune non è riuscito a fissare un’opportuna regolamentazione del settore. Rimuoverli costa troppo e le priorità in questo momento sono altre.
Il tentativo di mettere ordine nel settore degli impianti pubblicitari fu fatto. Ma poi, evidentemente, non si sarà raggiunto l’accordo politico e per sei mesi circa, da aprile a ottobre, rimase, invano, ferma all’ordine del giorno del Consiglio comunale, l’approvazione del Piano Generale degli impianti pubblicitari. Finchè il punto non è stato ritirato dall’ordine del giorno dei lavori consiliari e il tema non è stato più ripreso. Ormai non è più neanche tra le priorità di alcun partito o formazione politica. D’altra parte, visto il fallimento, politico, della prima esperienza, su quali basi riproporre di nuovo la questione?
Eppure quello che è un problema di ordine e decoro urbano, potrebbe, invece, con una opportuna regolamentazione, trasformarsi in una risorsa e in maggiori introiti per il Comune di Giarre che, si ricorda, da novembre del 2008 è in gestione limitata e non può assumere impegni e pagare spese per servizi non espressamente previsti per legge. E invece il danno e la beffa. Non solo l’ambiente urbano, il paesaggio sono deturpati, ma pure chi abusivamente li deturpa non paga nulla a un Comune che non riesce a stabilire e fare rispettare delle regole.
Maria Gabriella Leonardi
19 maggio 2010

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