Politica "fai-da-te", la Rete incontra Calaciura


La Rete delle associazioni cittadine non molla sulla questione ospedale e domenica scorsa ha incontrato, di nuovo, il direttore generale dell’Asp, dott. Giuseppe Calaciura, per un nuovo confronto. Per la Rete erano presenti Salvo Garraffo, Alfredo D'Urso, Concetto Barone, Francesco Camuglia e Angelo D’Anna. I rappresentanti della Rete hanno presentato al direttore generale le ultime iniziative intraprese, tra cui la petizione con oltre 16mila firme raccolte, e quelle future, tra cui le lettere che saranno spedite alle autorità nazionali e locali. In più hanno chiesto chiarimenti sulla Casa della salute e hanno appreso dal dott.Calaciura che sarà una struttura che renderà più snello il processo di accertamento diagnostico prescritto dai medici di famiglia e che averla in ospedale può renderla più funzionale per la presenza costante di operatori. La struttura sarà integrata a quanto esistente all'ex Inam e, in parte, al vecchio ospedale. In ottica di risparmio, il dott. Calaciura ha affermato che in futuro avere tre strutture è eccessivo. La Rete ha sollevato perplessità per l'ubicazione logistica sfavorevole e si è discusso della possibilità, nel tempo, di coinvolgere le amministrazioni di Giarre, Riposto e Mascali per definire un più efficiente servizio di trasporto pubblico.
I rappresentanti della Rete hanno esposto al direttore generale alcuni episodi, sia negativi che positivi, verificatisi a Giarre di recente, la problematica della Tac che comporta il trasporto all'aperto del paziente, la necessità - a parte il medico- di dotare il Pronto soccorso di strumenti a supporto. I membri della Rete hanno ripreso il tema del reparto di Ostetricia e Ginecologia e della Pediatria, sottolineando che, da una prima analisi dei fenomeni socio-demografici, emergerebbe che i parti di oggi nell’ospedale di Acireale non sono la somma dei punti nascita di Acireale e Giarre ma che si perdono partorienti a favore delle otto cliniche private catanesi. Il dott. Calaciura ha concordato di tornare a Giarre anche per verificare la situazione della Fisiatria ed il mancato utilizzo delle vasche.
Maria Gabriella Leonardi
5 maggio 2010

Commenti