Gli studenti manifestano in difesa dell'ospedale


Anche gli studenti degli istituti superiori di Giarre e Riposto sono scesi in piazza per manifestare in difesa dell’ospedale “S.Isidoro e S.Giovanni di Dio”. La manifestazione era organizzata dalla Rete delle associazioni in collaborazione con il comitato interstudentesco. Centinaia di ragazzi, partiti da piazza Carmine, hanno percorso in corteo corso Italia, esponendo striscioni e inneggiando cori. In piazza Duomo, su un palco si sono susseguiti alcuni interventi, a partire da quello di Angelo D’Anna, della Rete, che ai ragazzi ha spiegato:«Non siamo contro qualcuno ma per qualcosa, difendiamo il diritto alla salute che appartiene a tutti. Adesso non possiamo dire che l’ospedale chiuderà, ma dai numeri vogliamo passare ai fatti. Chiediamo servizi di qualità». Benedetta Intelisano, rappresentante d’istituto del Liceo scientifico “Leonardo”, ha rimarcato come per difendere l’ospedale non contano gli orientamenti politici e che è importante prendere posizione per ciò che interessa tutti. Andrea Cerra, rappresentante del Liceo Classico ha ribadito: «non vogliamo numeri ma servizi» e ha testimoniato quanto è accaduto quando è stato chiuso l’ospedale di Linguaglossa. Elena Ignoto, rappresentante dell’istituto commerciale “Pantano” di Riposto con forza ha sostenuto: «tutti i paesi vicini a Giarre hanno bisogno di un ospedale, paghiamo le tasse, perché non devono funzionare i servizi?».
E’ seguito un simpatico sketc con Andrea Torrisi e Massimiliano Raciti nella parte di due medici, uno dell’ospedale di Acireale e l’altro dell’ospedale di Giarre, che si raccontavano come va il loro lavoro. Dopodichè è stata la volta della musica dal vivo di alcuni gruppi rock.
Uno degli organizzatori della manifestazione, Massimiliano Raciti, soddisfatto commenta:«Una mobilitazione simile a Giarre non si vedeva dall’alluvione che però fu un evento catastrofico che non poteva non scuotere le coscienze. Questo invece è un discorso portato avanti dai cittadini. Abbiamo portato un po’ di colore al grigiore della politica».
Maria Gabriella Leonardi
11 aprile 2010

Commenti