"Vu cumpra u capannuni?" "Ora no"


Per sanare i propri debiti e uscire dal regime di gestione limitata il Comune, nei giorni scorsi, attraverso delle notifiche, ha proposto alle imprese che hanno affittato i capannoni della zona artigianale di acquistare i capannoni. Ai locatari il Comune ha preventivato anche, su richiesta, un’eventuale erogazione, da parte del Comune stesso, di un contributo per l'acquisto del capannone pari al 30%. Entro 60 giorni gli affittuari devono aderire o meno a questo proposta. Ma ieri l’Unione liberi artigiani in un comunicato ha criticato l’atteggiamento “ricattatorio” dell’Amministrazione e ha dichiarato: «L’Amministrazione non può e non deve dimenticare che gli assegnatari dei capannoni si sono allocati meno di due anni fa, affrontando spese rilevanti per investimenti in attrezzature, impianti ed adeguamenti. Gli artigiani hanno sempre mostrato ampia disponibilità a creare tutte le condizioni per rendere fruibile l’insediamento produttivo. Ricordiamo che in un recente passato è stato evitato il dissesto finanziario consentendo all’Amministrazione, nella necessità di fare cassa, la vendita di capannoni ad altre attività snaturando l’originaria destinazione e finalità della zona artigianale. Un sacrificio fatto esclusivamente per l’amore che gli artigiani nutrono per Giarre. Ora sono costretti a denunciare l’atteggiamento ricattatorio dell’Amministrazione che pure di fare, ancora una volta, “cassa” in maniera alquanto semplicistica e miope sacrifica una categoria che ha determinato la nascita di una realtà che può rappresentare il volano per la crescita socio-economica della città e del suo hinterland».
Gli artigiani auspicano quindi un risveglio della “politica vera” e danno la disponibilità ad incontrare l’Amministrazione per una soluzione condivisa dei problemi. In caso contrario gli artigiani dell’Ula dichiarano che intraprenderanno tutte le legittime iniziative che riterranno utili per tutelare il loro bene comune.
Maria Gabriella Leonardi
17 marzo 2010

TRANQUILLI, NON VI BUTTIAMO FUORI

Nessuna vessazione ma un aiuto al mondo produttivo. Così il sindaco Teresa Sodano risponde agli artigiani affittuari dei capannoni della zona artigianale che hanno ricevuto dal Comune un perentorio invito a procedere, entro 60 giorni, all’acquisto o meno del capannone affittato. Ieri l’Unione liberi artigiani si opponeva a questa scelta. Oggi il sindaco in una nota spiega che la proposta di acquisto non pregiudica la durata del contratto di locazione e l’invito all’acquisto è accompagnato da tante agevolazioni, solo per gli affittuari. «Chi non intende aderire – spiega il sindaco - rimarrà locatario dei capannoni assegnati sulla base dei contratti stipulati, per tutta la durata degli stessi. Su proposta dell’Amministrazione il Consiglio comunale ha deliberato l’allungamento della locazione a 12 anni rinnovabili per altri 12. L’Amministrazione non intende porre in vendita a terzi i capannoni che non saranno acquistati dagli affittuari, né potrebbe farlo attualmente in quanto il Consiglio ha deliberato solo la possibilità di acquisto da parte degli affittuari». Con parte del ricavato della vendita il Comune finanzierà un contributo a fondo perduto per gli affittuari acquirenti.
M.G.L.
18 marzo 2010

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