Sospese le prenotazioni per le radiografie

Se telefonate in questi giorni al numero verde dell’Asp (800 553131) per prenotare un qualunque esame radiografico e chiedete di eseguirlo a Giarre, l’operatrice vi risponderà che non è possibile e che il posto più vicino dove effettuare l’esame è Acireale. Ieri abbiamo telefonato al numero verde per prenotare una radiografia dell’arcata dentaria da eseguire a Giarre, e l’operatrice ci ha risposto che non era possibile effettuare a Giarre questo esame e che bisognava andare ad Acireale.
In questo periodo massima attenzione verso la sanità nel distretto di Giarre non c’è da stupirsi se per un “disagio” di questo tipo si crei preoccupazione tra gli utenti. Il poliambulatorio di corso Sicilia è l’unico posto, nel distretto di Giarre, dove si possono eseguire radiografie con il servizio pubblico: nei dieci comuni del distretto, infatti, non vi sono neanche ambulatori privati convenzionati.
Interpellata l’Azienda sanitaria provinciale rassicura: «è stato notificato solo da alcuni giorni l’ordine di servizio con il quale il Direttore della U.O. di Radiologia del P.O. di Acireale, dott Nello Battiati, oltre che alla Direzione del servizio di Radiologia del P.O. di Giarre deve provvedere al coordinamento delle attività del servizio di Radiologia territoriale allocato al Poliambulatorio di Corso Sicilia. Il dott. Battiati, dopo una ricognizione del personale a disposizione per assicurare l’attività presso l’Ospedale di Acireale, l’Ospedale di Giarre ed il Poliambulatorio del Distretto di Giarre, nel quale nel frattempo aveva autorizzato l’effettuazione delle prestazioni già prenotate per tutto il mese di febbraio 2010, ha sospeso temporaneamente le ulteriori prenotazioni per predisporre appositi turni di servizio relativamente all’attività da effettuare proprio su quel territorio. Da lunedì prossimo, senza interruzione delle prestazioni, già prenotate, sarà ripreso il normale servizio di prenotazione. Inutili ed ingiustificati, pertanto, si ritengono le preoccupazioni sollevate».
Maria Gabriella Leonardi
16 febbraio 2010

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