Senza Re, nè Regno


L’attività amministrativa a Giarre segna il passo. L’esempio più lampante è il Consiglio comunale che da gennaio a oggi, escludendo due sedute straordinarie, è stato convocato in via ordinaria solo due volte: una a gennaio e l’altra a febbraio e in questa seconda convocazione è mancato il numero legale. Per vedere riunito di nuovo il Consiglio bisogna adesso aspettare martedì 23 marzo. «A gennaio non c’erano proposte di deliberazione – afferma il presidente dell’assise consiliare Raffaele Musumeci -. A febbraio il Consiglio è stato convocato per venerdì 26 e in quella seduta è poi venuto a mancare il numero legale. Dopodiché ho convocato la conferenza dei capigruppo che ha deciso di riunire il Consiglio per il 23 marzo».
L’attività consiliare è paralizzata e in queste settimane vari consiglieri comunali stanno, frattanto, effettuando sopralluoghi, palmo a palmo, in tutta Giarre.
Due fatti hanno segnato la politica giarrese in questi primi mesi del 2010: l’autosospensione del vice-sindaco Leo Cantarella, - autosospesosi dalla carica istituzionale e dall’indennità – e, all’interno del PdL, l’attacco del capogruppo Orazio Scuderi al presidente del Consiglio comunale Raffaele Musumeci, accusato di volere procrastinare sine die la deliberazione definitiva della “Commissione trasparenza”; ultimamente non si sono tenute riunioni di partito del PdL.
Il 23 marzo all’ordine del giorno dei lavori consiliari c’è anche l’approvazione del progetto definitivo per la realizzazione dell’isola ecologica, importante deliberazione che la città attende dall’anno scorso.
Mentre la politica è in stand by a Giarre restano i problemi di sempre: viabilità senza controlli, strade allagate quando piove, discariche abusive, manto stradale sempre più degradato, ambulantato abusivo finito nel dimenticatoio, come altri problemi irrisolti ma nemmeno più affrontati. Finito nel dimenticatoio anche il regolamento per la gestione degli impianti pubblicitari, rimasto vanamente all’ordine del giorno del Consiglio per un anno. Il risultato è che a Giarre si moltiplicano i manifesti pubblicitari abusivi di tutte le misure. Ma a questo punto è il minore dei problemi.
Maria Gabriella Leonardi
16 marzo 2010

Commenti