L'ospedale traballante


L’ospedale di Giarre resta un sorvegliato speciale. Ieri, accompagnati dal direttore sanitario del presidio dott.Salvatore Scala, hanno effettuato un sopralluogo nel presidio il direttore sanitario dell’Asp, dott.Domenico Barbagallo, l’ing.Marcello Pezzino e l’ing.Piero Marano, del Dipartimento di Protezione civile, l’ing.Santo Saluzzo del Comando provinciale Vigili del Fuoco, l’ing. Salvo Pirrone del Genio Civile, l’ing.Vitale e il geom.Pippo Castonina dell’Ufficio tecnico dell’Asp. Presenti il sindaco Teresa Sodano, l’assessore alla Sanità, Francesco Longo, il presidente della Commissione ospedale, Fabio Di Maria, la dirigente dell’area Lavori pubblici, ing.Pina Leonardi e l’assessore del Comune di Linguaglossa Nino Pavone. «Siamo venuti per verificare lo stato del piano interrato dell’ospedale per gli interventi necessari – ha spiegato il dott. Barbagallo – è un primo sopralluogo, l’area interessata era già interdetta».
L’ing. Saluzzo agli amministratori del Comune ha confermato che strutturalmente i locali dell’ex radiologia sono compromessi e in alcuni punti i muri perimetrali sono stati realizzati con cemento impoverito. Per questo tale settore dovrà essere interdetto al pubblico. E’ emersa la necessità di sgomberare i locali dove alloggiano le suore del Boccone del Povero e che si trovano sopra l’ex laboratorio di analisi. Necessario un adeguamento antisismico di tutto l’ospedale e richiedere un finanziamento alla Protezione civile per la ristrutturazione della zona interdetta. Urge anche spostare altrove la Tac dell’ospedale. Ma in una nota, il sindaco Sodano e l’assessore Longo hanno espresso la loro contrarietà:«l’eventuale spostamento della Tac comporterebbe un grave disservizio per l’utenza atteso che il trasferimento di una struttura diagnostica così complessa necessita di una serie di adeguamenti strutturali oltre che un congruo investimento economico. Se davvero esiste questa necessità – sostiene il sindaco – è opportuno prima di interrompere ogni servizio, attrezzare i nuovi spazi per la Tac e, solo una volta completati i lavori, disporre il trasferimento».
Sul cemento impoverito, il sindaco intende sollecitare l’Asp ad avviare accertamenti legali nei confronti dell’impresa (delle 15 che hanno lavorato per il presidio) che ha effettuato i lavori nel plesso interessato.
Stamattina i membri della Rete delle associazioni incontreranno gli studenti dell’Ipsia “Majorana-Sabin”. Alle 19 al Teatro Rex, assemblea pubblica “Salviamo l’ospedale di Giarre".
Maria Gabriella Leonardi
12 marzo 2010

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