I capigruppo della maggioranza attaccano il presidente del Consiglio comunale


Nella seduta di Consiglio comunale di venerdì si è consumata una grave lacerazione dentro la maggioranza di centro-destra. I capigruppo della maggioranza, infatti, Salvo Camarda dell’MpA e Orazio Scuderi del PdL, nella fase preliminare dei lavori, hanno pesantemente attaccato il presidente del Consiglio comunale Raffaele Musumeci. «Esprimo il più sentito sdegno a nome del gruppo dell’MpA – ha affermato Camarda - per come è avvenuta la programmazione di questa seduta». Camarda ha accusato Musumeci di "autoreferenziale arroganza" perché ha convocato la seduta del Civico consesso senza avere prima convocato la conferenza dei capigruppo, così come stabilito dal regolamento del Consiglio, non solo per definire l’ordine del giorno ma anche per rendere noti ai consiglieri gli atti dell’amministrazione. Camarda ha attaccato Musumeci anche per il mancato inserimento all’o.d.g., in un primo momento, l’istituzione della “Commissione speciale di studio e monitoraggio dell’attività amministrativa” o “Commissione trasparenza” e ha invitato il presidente a rivedere il mudus operandi «perché esso rischia di creare insanabili divisioni nella maggioranza».
Duro anche il capogruppo del PdL Orazio Scuderi che ha accusato il presidente Musumeci di avere assunto «un comportamento che collide con il suo ruolo di garanzia e diretto a procrastinare sine die, con motivazione apparente, la deliberazione definitiva della “Commissione trasparenza” ponendo concreti ostacoli all’ istituzione della commissione stessa». Scuderi ha precisato che questa commissione non richiede parere di regolarità contabile e ha chiesto ai colleghi consiglieri se c’è ancora la fiducia verso Musumeci.
Da parte sua il presidente Musumeci ha precisato che la conferenza dei capigruppo è un organo consultivo, che la stessa conferenza il 9 febbraio aveva determinato di trasmettere copia del verbale al Segretario-Direttore generale per averne il parere e che questo parere è giunto solo giovedì 25 febbraio. Per questo non è stato possibile convocare la conferenza dei capigruppo prima della seduta di Consiglio, ma la seduta era necessario convocarla per permettere ai consiglieri di svolgere l’attività ispettiva; comunque, il Civico consesso può cambiare l’ordine dei lavori.
La seduta non è andata avanti per mancanza del numero legale.
Maria Gabriella Leonardi
28 febbraio 2010

Commenti