A Giarre, finalmente, si parla pubblicamente dei problemi della città


Finalmente a Giarre si comincia a discutere pubblicamente dei problemi della città. Venerdì sera, al teatro Rex, l’assemblea cittadina “Salviamo l’ospedale di Giarre”, organizzata dalla Rete delle associazioni, ha registrato una buona partecipazione di pubblico. L’incontro, condotto da Rosario Salanitri e Massimiliano Raciti, voleva presentare quanto fatto sinora dalla Rete: i vari incontri, le proposte elaborate e presentate agli amministratori e al direttore generale dell’Asp Calaciura, le e-mail all’assessore regionale alla sanità, la sensibilizzazione su internet e su Facebook, l’iniziativa di appendere ai balconi un lenzuolo in difesa del presidio e adesso la raccolta di firme in sostegno di un documento che individua le specialità mediche da potenziare nel presidio ospedaliero e chiede qualità nei servizi. Oltre 3000 le firme già raccolte. Angelo D’Anna presidente di “Insieme…persone” ha spiegato che i fogli con le firme, certificati da un notaio, saranno inviati al presidente della Regione e c’è anche l’intenzione di scrivere al presidente della Repubblica, perché si ritiene violato il diritto alla salute dei cittadini di questo territorio. Se l’atto aziendale dell’Asp mortificherà ulteriormente le attese dei cittadini tra le iniziative che si intendono intraprendere c’è l’invio-restituzione alla Regione delle tessere elettorali, gesto a cui saranno invitati ad aderire anche gli amministratori. Andrea Torrisi, presidente dell’associazione “Il Cantastorie” ha annunciato una manifestazione degli studenti degli istituti superiori giarresi in programma dopo Pasqua. Giampiero Maugeri, presidente dell’Azione Cattolica del Duomo, ha spiegato che l’AC sta intervenendo perché negare il diritto alla salute vuol dire negare l’uomo stesso. Andrea La Ganga, presidente de L’Agora, ha sottolineato che sull’ospedale, come su altri temi, si unisce l’impegno di associazioni laiche e cattoliche. Diversi e qualificati gli interventi dal pubblico.
A dimostrazione di una sensibilità nuova che si sta diffondendo a Giarre, venerdì scorso, alcuni rappresentanti della Rete hanno partecipato all’assemblea d’istituto dell’Ipsia “Majorana-Sabin”. Come conferma la dirigente scolastica Monica Insanguine, sono stati gli alunni a proporre l’argomento e per questo è stato richiesto l’intervento di chi sta seguendo la vicenda.
Maria Gabriella Leonardi
14 marzo 2010

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