Le case popolari di San Giovanni Montebello versano in un grave degrado

Cornicioni pericolanti, balconi e facciate da rifare, persino pilastri portanti di cui occorre verificare la staticità. E’ di generale degrado la situazione strutturale delle case popolari site in via Etna 2 a San Giovanni Montebello. Il plesso, di competenza dell’Istituto autonomo case popolari di Catania, consta di 60 alloggi ed è stato consegnato nel 1983. Senza la dovuta manutenzione la struttura è andata via via degradando, malgrado le numerose segnalazioni effettuate dai residenti allo Iacp e cadute nel vuoto. Ieri mattina, la V commissione consiliare, presieduta da Salvo Zappalà, accogliendo le pressanti richieste dei residenti, ha effettuato un sopralluogo per constatare di persona la situazione degli alloggi. La commissione ha appurato la presenza di cornicioni pericolanti che rappresentano un pericolo per l’incolumità dei cittadini. Tetti e grondaie sono da ripristinare, seria anche la situazione dei pilastri; da non sottovalutare anche la presenza di fili elettrici scoperti. I residenti hanno fornito ai consiglieri comunali anche alcuni documenti: tra questi l’elenco dei lavori di manutenzione straordinaria, autorizzati dal Comune nel 2005, ma mai eseguiti. Da questi documenti ufficiali si evince l’esigenza di effettuare la sostituzione delle colonne di scarico, il risanamento dei pilastri, delle travi, dei setti in cemento armato, dei frontalini, dei parapetti dei balconi e dei solai; necessario anche il rifacimento delle impermeabilizzazioni e dell’intonaco esterno. Un progetto di manutenzione straordinaria degli alloggi (per un importo di 433mila euro) ha anche partecipato a un bando emanato nel 2007 dall’Assessorato regionale ai lavori pubblici. Il progetto però non è riuscito ad aggiudicarsi il finanziamento, il tempo è passato, e adesso la situazione delle case è ulteriormente peggiorata.
Alcuni dei residenti dei 60 alloggi popolari hanno acquistato la casa e adesso, dopo avere sostenuto una spesa impegnativa, si ritrovano a vivere in una struttura gravemente danneggiata dall’incuria. «Come commissione – afferma Zappalà - inviteremo a un prossimo sopralluogo un funzionario dello Iacp di Catania per capire, e per sollecitare, interventi urgenti che possano essere eseguiti al più presto in questi alloggi popolari».
Maria Gabriella Leonardi
12 febbraio 2010

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