Un Museo da far crescere

Cresce il "Museo etneo delle migrazioni" di Giarre, allestito in due sale del palazzo delle culture e nato da uno studio degli studenti del Liceo scientifico “Leonardo” di Giarre. Sinora, infatti, il Museo ha ospitato solo copie di documenti, adesso anche documenti originali iniziano ad arricchire l’esposizione. Molte persone sono anche pronte a donare al Museo ricordi di famiglia che testimoniano storie di emigrazione. Ma sono necessarie delle teche espositive, una migliore illuminazione ed elementi di arredo. Intanto, grazie a un finanziamento della Provincia regionale di Catania, all’interno dell’area museale è stata allestita una saletta multimediale in cui i visitatori possono assistere, su dei monitor, ai video e documentari realizzati dagli studenti dello Scientifico.
Ieri, nel palazzo delle culture, si è tenuta una tavola rotonda, nell’ambito di una quattro giorni di studio sul fenomeno delle migrazioni in corso sino a oggi. Da lunedì, infatti, gli studenti del “Leonardo” hanno curato la visita guidata di altri studenti del territorio che in questi giorni si sono recati nel Museo. L’esposizione permanente nasce da uno studio iniziato, qualche anno fa, dai liceali, seguiti dai docenti Grazia Messina (referente del progetto migranti) Pina Borzì, Carmela Turnaturi, Angela La Spina, Salvo Patanè e Raffaele Carbonaro e, sino all’anno scorso, dal preside Mario Catanuto.
Ieri, durante la tavola rotonda, il consigliere provinciale arch.Salvo Patanè ha annunciato che la Provincia di Catania ha finanziato al Liceo un progetto per la realizzazione di un "docufiction", un video a metà tra un documentario e una fiction. L’attuale dirigente del Liceo scientifico Carmela Scirè ha evidenziato come il Museo mira non solo a far conoscere ai ragazzi le nostre radici ma anche a sensibilizzarli all’accoglienza dell’immigrato. A tal proposito, l’assessore provinciale alle politiche sociali Pippo Pagano ha presentato le iniziative approntate alla Provincia di Catania per gli immigrati. Riguardo alla fruibilità dell’esposizione, l’assessore comunale ai musei, Fabio Cavallaro, ha dichiarato che l’amministrazione cercherà di assicurare personale per l’apertura regolare del Museo. Il sindaco Teresa Sodano ha rimarcato: «E’ volontà dell’amministrazione attingere a bandi per potenziare questo museo, perché è nostra intenzione fare di Giarre la città dei musei».

L’esposizione allestita all’interno di due sale del palazzo della cultura si articola in tre sezioni: la prima è dedicata alla realtà contadina di fine ‘800 che vede partire uomini prima, donne e bambini poi, in seguito alla distruzione dei vigneti. La presentazione delle cause introduce i caratteri delle partenze nelle tre fasi del processo migratorio. Segue una sezione dedicata alle destinazioni con storie e testimonianze, corredate di documenti, raccolte dagli alunni del Liceo. La sezione immigrazione chiude il percorso descrittivo del museo narrante con lo spazio dedicato ai nuovi migranti oggi presenti nel territorio etneo. Alla fine del percorso i visitatori potranno accedere all’area multimediale ove è possibile ascoltare musiche e canti d’emigrazione, vedere cortometraggi e documentari. Per informazioni, contatti e visite guidate il Liceo scientifico indica un indirizzo di posta elettronica: museoetneodellemigrazioni@gmail.com.
Maria Gabriella Leonardi
4 dicembre 2009

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