Torrenti giarresi sotto osservazione



Il Wwf jonico-etneo, presieduto da Vita Raiti, ha effettuato un’accurata indagine nei principali torrenti giarresi: torrente Macchia o Cavagrande, Guddi, Cacocciola, Milo-Salice, Tagliaborse e Carbonaro. Dall’indagine sono emerse tre emergenze e alcune criticità. Le emergenze sono la riduzione a discarica del letto dei torrenti e la cospicua presenza di eternit (e quindi amianto) ma anche di pneumatici che per la loro pericolosità e il loro altissimo tasso d’inquinamento necessitano immediati interventi di bonifica. Preoccupante anche il rischio che venga ostruito il regolare deflusso delle acque a causa delle discariche sui letti dei torrenti o della vegetazione. I volontari del Wwf hanno individuato, infatti, alcuni siti particolarmente critici in cui, in caso di forti piogge, potrebbero verificarsi seri problemi al deflusso delle acque: ad esempio, nel letto del Torrente Guddi in prossimità del ponte di Via Risorgimento e del ponte sulla Strada 69 – 2° Fondo Macchia a Macchia; qui, in caso di piena, tutti i materiali abusivamente scaricati potrebbero formare un pericoloso “tappo” visto l’esiguità dello spazio fra il letto del torrente e il ponte. Altro punto critico, il tratto finale del torrente Tagliaborse in prossimità del ponte della Circumetnea per la presenza di un fitto canneto e materiale di varia natura che impediscono il regolare deflusso della acque, isolando di fatto Giarre con questa parte di territorio. Ulteriore punto critico è il letto del Torrente Milo– Salice, nel tratto sotto la Strada 69 – 2° Fondo Macchia, che non è adeguatamente pulito.
Per il Wwf le cause che determinano questa situazione sono la mancanza di un Centro comunale di raccolta, l’assenza di controllo del territorio da parte della autorità preposte, il difficoltoso iter per lo smaltimento di rifiuti ingombranti, l’inciviltà di una parte dei cittadini.
I volontari del Wwf jonico-etneo, che ha sede nel palazzo delle culture, stanno inviando delle lettere al Sindaco, all'assessore alla “Gestione del territorio ed ambiente”, all'Ufficio Genio Civile di Catania e all'Azienda Foreste Demaniali di Giarre chiedendo, per quanto di competenza, di provvedere all'eliminazione delle discariche per evitare che le piogge invernali possano causare gravi dissesti idrogeologici.
Maria Gabriella Leonardi
29 dicembre 2009

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