Prevenzione delle discariche abusive

Una lavatrice qua, un frigorifero là: nelle strade giarresi sono disseminate micro-discariche abusive di rifiuti ingombranti. Buona parte degli abitanti di Giarre, infatti, continua a non conoscere l’apposito servizio di ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti (basta chiamare allo 800911303 ), un servizio gratuito, o meglio, incluso nella Tassa sui rifiuti solidi urbani che i cittadini pagano. Ne consegue che tanti residenti pagano un servizio che poi non usano, con l’aggravante che la bonifica delle discariche abusive comporta un ulteriore esborso di denaro pubblico. Possibile, allora, che non si riesca a trovare una soluzione? Se, ad esempio, ogni volta che viene venduto un frigorifero fosse lo stesso rivenditore a ritirare dal cliente il frigorifero vecchio e a conferirlo nei siti autorizzati il problema sarebbe risolto alla radice: la città sarebbe più pulita, l’Ato Joniambiente (la società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti) migliorerebbe le sue performances e i commercianti offrirebbero un servizio in più ai clienti. Perché non siglare, allora, un accordo tra Joniambiente e le associazioni di categoria dei commercianti? In realtà questa è la scoperta dell’acqua calda; dalla Joniambiente, infatti, spiegano: «Esiste un decreto legislativo il n.151 del 2005 che obbliga i rivenditori al ritiro e smaltimento del vecchio elettrodomestico. Il rivenditore deve conferire il materiale accumulato in un apposito centro comunale di raccolta. Se il Comune non è dotato di tale struttura (e a Giarre non c’è n.d.c.) dovrà recarsi nel Comune più vicino dove è presente il CCR. Esiste, poi, il servizio gratuito, messo a disposizione dall’Ato Joniambiente, di ritiro (due giorni la settimana) dei rifiuti ingombranti. Basta telefonare al numero verde 800911303 e un addetto della Joniambiente procederà al ritiro a domicilio e gratuito. Allo stesso modo ci comportiamo con i rivenditori anche se – va ribadito – è una cortesia considerato il decreto che impone già al rivenditore stesso lo smaltimento».
L’art.6 comma 1, lettera b del decreto legislativo 151/05 dice che i rivenditori, al momento in cui forniscono un’apparecchiatura nuova, devono assicurare il ritiro, gratuito, dell’apparecchio usato ed il trasporto nei centri istituiti di raccolta, nei vari comuni. E’ bene che i cittadini lo sappiano, ma chi vigila sul rispetto di questo decreto?
Maria Gabriella Leonardi
28 novembre 2009

Commenti