Le associazioni presentano la loro proposta per l'ospedale

La rete delle associazioni locali ha consegnato, ieri, in Municipio, alla Commissione consiliare sull’ospedale, presieduta da Fabio Di Maria, una proposta operativa per il presidio. All’incontro hanno partecipato, in rappresentanza delle associazioni, Giuseppe Patanè del Tribunale per i diritti del malato, il dott.Salvo Garraffo del Centro promozione famiglia, Alfredo D’Urso dell’associazione Bios, Riccardo Brancati di Cittadinanzattiva e Angelo D’Anna di “Insieme…persone”. La proposta delle associazioni rafforza quella elaborata dalla Commissione consiliare. Si crea così a Giarre, per la prima volta, in tema di ospedale, un fronte unico tra la cittadinanza e le istituzioni. Malgrado ciò, a inizio di seduta, i rappresentanti delle associazioni si sono rammaricati per l’assenza all’incontro della giunta.
Nella proposta, le associazioni sottolineano come il servizio sanitario pubblico debba tutelare i più deboli, a partire dai bambini e dagli anziani. Per questo reputano indispensabile la riattivazione dell’ostetricia, della ginecologia e della pediatria, auspicano per Giarre attività chirurgiche svolte come day surgery e day service, mentre interventi di chirurgia maggiore potranno essere eseguiti ad Acireale. Viene comunque ritenuto utile potere eseguire a Giarre interventi di chirurgia maggiore ortopedica. Le associazioni plaudono all’attività del reparto di otorino e reputano di grande interesse il potenziamento dell’area medica, a partire dall’attivazione della Geriatria, cardine di una serie di servizi necessari: neurologia, cardiologia e Utic. Auspicata la piena funzionalità del pronto soccorso h24 e un indispensabile servizio di Diagnostica efficiente.
Il presidente Fabio Di Maria ha annunciato che giovedì si terrà un consiglio comunale straordinario a cui sono invitati i sindaci, i presidenti dei consigli comunali dei 10 comuni del distretto sanitario di Giarre e il direttore sanitario dell’ospedale. Si dibatterà e delibererà sulla rimodulazione dell’ospedale.
Maria Gabriella Leonardi
8 dicembre 2009

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