I Carabinieri hanno preparato un vademecum antiscippi


La Compagnia dei Carabinieri di Giarre, guidata dal comandante Marcello Mari ha realizzato un “Memorandum in caso di scippo”. L’iniziativa era già stata annunciata in occasione di una conferenza tenutasi nelle scorse settimane e organizzata dalla Federazione nazionale pensionati della Cisl di Giarre sul tema “Scippi e rapine ai danni di persone anziane”. Nel vademecum i Carabinieri forniscono alcune indicazioni da seguire nel caso in cui si è vittima o si assiste a uno scippo per consentire un rapido dispiegamento del “Dispositivo per il contrasto degli scippi” costituito dalla Compagnia. Si tratta di semplici indicazioni, magari anche scontate ma che è bene che gli anziani che vanno a ritirare la pensione alla posta tengano bene a mente per ogni necessità.
Innanzitutto i Carabinieri raccomandano, quando si cammina per strada, di non tenere in evidenza nessuna borsa soprattutto quando si va a ritirare la pensione. In caso di scippo occorre mantenere, per quanto possibile, la calma e non reagire ma prendere immediatamente il numero di targa del mezzo di fuga dello scippatore. Occorre quindi chiamare immediatamente la Compagnia dei Carabinieri di Giarre ai numeri 095/931001 e 095/931858; il numero del pronto intervento è, come si sa, il 112. All’operatore della centrale occorre comunicare il numero degli scippatori e i connotati salienti: i caratteri somatici (corporatura, carnagione), gli abiti indossati, se il volto era travisato (con casco o passamontagna), segni particolari (tatuaggi, collane o anelli vistosi), l’eventuale inflessione della parlata (italiana, dialettale, straniera) e la refurtiva asportata. Riguardo al mezzo di fuga occorre comunicare, oltre alla targa, il tipo, il modello, il colore, eventuali segni particolari e la direzione di fuga.
Mario Cocuccio responsabile zona della Cisl annuncia come intende muoversi il sindacato: «distribuiremo questo memorandum ai nostri associati e lo porteremo anche negli uffici postali e nelle banche chiedendo di farlo esporre».
Maria Gabriella Leonardi
28 dicembre 2009

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