Una Madonna per un "Museo diffuso"


Per tanti anni è rimasta nella sacrestia, poi, grazie a un restauro finanziato della fondazione “Mariano Strano”, è tornata al suo antico splendore e martedì è stata collocata sull’altare maggiore della chiesa “Maria SS. della Provvidenza” di Macchia di Giarre. Si tratta di una tela della Madonna della Provvidenza, risalente alla seconda metà del 1700 e che, insieme ad altre opere custodite nelle chiese del circondario, restaurate o prossime al restauro da parte della Soprintendenza ai BB.CC, potrebbe andare a costituire una sorta di “Museo diffuso”.
Il dipinto di Macchia è opera del maestro Giuseppe Grasso, allievo dei Vasta di Acireale; è stato restaurato dal maestro Roberto Paternostro che ha riportato alla luce anche un “pentimento” dell’autore, cioè un’immagine che Grasso aveva iniziato ma poi abbandonato e nascosto.
L’arciprete di Macchia, don Mario Fresta, ha deciso di collocare il dipinto sull’altare maggiore della Chiesa perché possa rinforzare la devozione alla Madonna dei macchiesi. Martedì, l’immagine è stata benedetta dal Vescovo di Acireale Pio Vigo. La dott.Carmela Cappa, funzionario della Soprintendenza ai BB.CC. di Catania, ha spiegato il valore artistico della tela ed elencato le altre opere del “Museo diffuso”: il crocifisso della chiesa di S.Leonardello, il quadro della Madonna del Rosario a Trepunti, il Battesimo di Gesù a S.Giovanni Montebello, la Natività della chiesa dell’Itria di Nunziata, le pale d’altare del Duomo di Giarre, il quadro di S.Venera a Puntalazzo e altre opere ancora che si trovano in altri Comuni e che, insieme, tracciano il percorso artistico della scuola acese, da Giacinto Platania al Bonaccorsi.
Tocca alla politica sapere valorizzare questo itinerario tra la fede e l’arte. Il vice-sindaco di Giarre, Leo Cantarella, ha annunciato:«proporrò agli altri Comuni, alla Provincia, alla Soprintendenza e alla Curia la realizzazione di un percorso dell’arte del nostro territorio che rappresenta una crescita culturale e religiosa».
Maria Gabriella Leonardi
26 novembre 2009

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