Le consulte cittadine che non ci sono


Lo statuto comunale le prevede ma esse non sono mai state istituite o se lo sono state, da tempo non sono attive. Si tratta delle consulte a cui è dedicato l’art.70 dello statuto comunale che recita: «Al fine di garantire la partecipazione popolare all’amministrazione locale, il Comune può istituire, per ogni settore amministrativo, una consulta, per esprimere pareri e formulare proposte, secondo modalità disciplinate da apposito regolamento. Le consulte di settore possono essere sentite allorché l’amministrazione intervenga su materie ricadenti nella loro sfera di interesse».
L’argomento consulte è d’attualità in questo periodo in cui, in una città in genere addormentata come Giarre, si registra, invece, una nuova voglia di partecipazione alla vita pubblica cittadina, e alcune iniziative lo dimostrano. Mesi fa una rete di sedici associazioni ha formalmente chiesto al sindaco tutti i documenti utili per comprendere come si è giunti all’aumento della Tarsu; la stessa rete di associazioni contava di essere sentita dall’amministrazione prima dell’approvazione del bilancio di previsione. Sempre le associazioni in rete, il prossimo 4 novembre, in Comune, incontreranno, su loro richiesta, la commissione consiliare sull’ospedale, presieduta da Fabio Di Maria, per conoscere e discutere sulla situazione dell’ospedale di Giarre.
L’amministrazione, da parte sua, pare intenzionata a istituire le consulte. Un paio di settimane fa, nell’incontro con i vertici della Confcommercio, il sindaco Teresa Sodano e l’assessore alle attività produttive Francesco Longo hanno assunto l’impegno di attivare la consulta delle attività produttive. Intenzionato ad avviare la consulta del proprio ambito è l’assessore alla cultura Giovanni Spada che spiega: «ritengo fondamentale istituire la consulta della cultura per attuare una programmazione sinergica dell’attività culturale giarrese oltre che per gestire spazi comunali come il teatro Rex o l’ex pescheria». Ma per potere istituire la consulta della cultura occorre prima aggiornare e integrare il regolamento; poi occorrerà emanare un apposito bando per istituire l’albo delle associazioni: insomma, ci vuole tempo. Nell’attesa, l’assessore Spada incontrerà le associazioni il prossimo 10 novembre in una riunione convocata dal presidente della IV commissione consiliare, Angelo Spina.
Insomma, una parte di cittadinanza chiede un maggiore coinvolgimento nelle scelte che riguardano tutti, un’istanza da cogliere per evitare lo scollamento tra la politica e la società.
Maria Gabriella Leonardi
21 ottobre 2009

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