La bonifica delle caditoie stradali è ora competenza del Comune e non più dell'Ato

L’intensa pioggia di ieri e le strade, come al solito, allagate ha riproposto il problema delle caditoie stradali otturate. E una novità sostanziale investe questo problema: mentre, infatti, sinora la competenza della bonifica delle caditoie era dell’Ato Joniambiente, da qualche giorno, a seguito di un incontro tra i vertici dell’Ato e del Comune, è stato chiarito che la competenza della bonifica delle caditoie spetta invece al Comune. All’Ato competerà solo la pulitura esterna, cioè spazzare i rifiuti che intasano i fori di ingresso delle caditoie. Alla IVª area del Comune toccherà segnalare all’Ato le strade in cui occorre pulire “esternamente” le caditoie. Ma il vero problema è la pulizia interna e la rimozione della terra che ostruisce le caditoie. Un lavoro imponente che passa alla competenza della IIIª area del Comune: nel territorio di Giarre sono circa 4000 le caditoie stradali e in buona parte di esse si trova ancora la sabbia vulcanica del 2001.
Intanto, in una nota, l’arch. Venerando Russo, dirigente della IVª area “Gestione urbanistica territorio e ambiente”, precisa di «avere ricevuto apposita segnalazione dall’assessore ai Lavori pubblici Pippo Donzello. L’ufficio, sulla scorta della nota, si è attivato comunicando alla Joniambiente di intervenire per la parte di competenza (pulizia esterna)». L’azienda Aimeri Ambiente, per conto dell’Ato Joniambiente, sulla scorta delle segnalazioni del Comune di Giarre ha effettuato la pulizia esterna delle grate stradali in diverse arterie; il servizio si concluderà oggi, 16 ottobre, e riprenderà a novembre.
Ma per quanto riguarda la pulizia interna, l’arch.Russo precisa: «Lo svuotamento delle caditoie dalla sabbia vulcanica e detriti, proprio alla luce di quanto prevede il capitolato dell’Ato, è di esclusiva pertinenza della IIIª area “Lavori pubblici” che sarà informata, con apposita nota, in quanto i pozzetti da bonificare fanno parte del sistema fognario. Rimane di competenza della IVª area l’igiene ambientale».
Maria Gabriella Leonardi
16 ottobre 2009

Commenti

Francesco ha detto…
prima non si pulivano, ora col passaggio di competenze dovremo aspettare gli allagamenti....che schifo!