La zona artigianale ha "dato" tanto al Comune. E il Comune cosa le ha dato?


Grazie alla vendita dei capannoni della zona artigianale “G.Trovato” di Trepunti il Comune di Giarre ha potuto risanare buona parte del proprio disavanzo. Ma la Zona artigianale aspetta ancora la realizzazione di una serie di interventi e di essere valorizzata e anche fatta conoscere. Dal Comune riferiscono che complessivamente sono 43 tutti i capannoni della Zona artigianale, di questi una quindicina sono stati venduti; un capannone di 450 m² è ancora libero e due capannoni da 150m² sono nella disponibilità del Comune. Per quanto riguarda i capannoni affittati, il sindaco Sodano riferisce che ci sono difficoltà con il pagamento dei canoni. Realizzato, nei mesi scorsi, l’impianto di illuminazione pubblica e il collegamento all’Adsl, resta, tra l’altro, ancora da abbattere un muretto che costeggia, lungo la nazionale, la recinzione della zona artigianale (lavoro che è di competenza dell’Anas), da ripristinare e mettere in funzione il centro servizi all’interno della zona artigianale e anche la piantumazione di essenze arboree volte a creare spazi ombreggiati, essenziali soprattutto d’estate.
A proposito degli interventi di riqualificazione della Zona artigianale, alla piantumazione di essenze arboree, al ripristino del centro servizi e quanto altro necessario, il sindaco Teresa Sodano, in una nota, riferisce, che «ogni intervento è attualmente subordinato all'approvazione, da parte del Consiglio comunale, del regolamento gestionale della Zona artigianale. La struttura produttiva è stata consegnata agli operatori in anticipo, consapevoli che molte opere interne erano da completare, lo scopo precipuo è stato, infatti, quello di assecondare le esigenze dei locatari. E' ovvio che per l'impianto di Trepunti si rendono necessari interventi di rifinitura».
Ma di certo per una zona produttiva come quella di Trepunti sarà possibile realizzare interventi migliorativi non solo attingendo da fondi comunali, peraltro sempre scarsi, ma anche attraverso la partecipazione ad appositi bandi a cui il Comune, assicura il sindaco, «intende partecipare non appena saranno emanati».
Maria Gabriella Leonardi
(La Sicilia 26 agosto 2009)

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