La piazza è sporca. La puliamo noi.


La piazza è sporca. C’è chi dice: «è colpa di questo, è colpa di quello» e c’è chi come la signora Caterina, che vive a Torino e ogni anno viene in estate a Giarre ad abitare vicino la piazza, non riesce a stare in mezzo al disordine, prende una ramazza e una paletta e comincia a spazzare la piazza. Immancabili le battute dei passanti:«ma cu cciù fa fari?». Quattro ragazzini che giocano nella piazza, invece, vedendo la signora Caterina, un adulto dare un buon esempio pulendo un luogo che appartiene a tutti, posano il pallone e chiedono alla signora: «Possiamo aiutarla?». Per la signora Caterina l’aiuto di ragazzini non è una buona idea: se si sporcano, chi sente i genitori? Ma i ragazzi insistono e con paletta e scopa cominciano a pulire. La signora Caterina, commossa, pulita la piazza, offre una granita ai ragazzi. Una bella lezione di civiltà si è svolta ieri, per caso, in piazza S.Giovanni Bosco. Era la seconda volta che la signora Caterina metteva ordine in una piazza che è di tutti. Sulla pulizia dell’area, l'assessore all'Ecologia, Piero Mangano sulla base delle dichiarazioni rese da Aimeri Ambiente, afferma in una nota che «la zona di via Gravina, compresa piazza S.Giovanni Bosco, è regolarmente spazzata da un operatore assegnato in quell'area. Probabilmente il forte vento degli ultimi giorni ha trascinato rifiuti cartacei creando dei cumuli. Peraltro non sono pervenute segnalazioni di disservizi da questa zona». Ma il senso di questa storia non è puntare il dito su qualcuno, se non su noi stessi che troppe volte invece di rimboccarci le maniche per rendere più bello il luogo dove viviamo, come hanno fatto la signora Caterina e i ragazzi della piazza, sappiamo solo dire :«ma cu nu fa fari?».
Maria Gabriella Leonardi
(22 luglio 2009)

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