Ex Tribunale, che fare?

Trasferire gli uffici demografici di via Lisi nei locali di corso Sicilia che hanno ospitato, sino a qualche settimana, fa il Tribunale. E’ la proposta avanzata dai consiglieri comunali della IV commissione, presieduta da Angelo Spina, che ieri hanno compiuto un sopralluogo nella struttura di corso Sicilia per valutare le condizioni dell’edificio. «Questo sopralluogo – spiega Spina- è propedeutico alla seduta congiunta con la V commissione, che si terrà lunedì prossimo, durante la quale incontreremo l’amministrazione. In quella sede chiederemo di conoscere le intenzioni dell’amministrazione per questa struttura che è in buone condizioni e che necessita di interventi mirati».
L’edificio di corso Sicilia conta al pian terreno 21 stanze, tra cui due bagni inagibili. E’ dotato di un impianto di riscaldamento e di refrigerazione e dell’impianto antifurto. In un seminterrato l’edificio dispone di altri locali che per essere fruibili necessitano di interventi di ripristino. Secondo i consiglieri qui si potrebbero trasferire gli uffici attualmente siti in via Lisi ove operano 34 dipendenti comunali: i servizi demografici, dell’annona, commercio e vitivinicolo e il servizio gestione del personale. Il presidente Spina riferisce che per i locali di via Lisi il Comune paga ogni anno quasi 39mila euro di affitto.
L’idea di trasferire gli uffici comunali nei locali che hanno ospitato il Tribunale, una volta avvenuto il trasferimento dell’organo giudiziario nella nuova sede, non è nuova, già se ne parlava nel 2007. L’obiettivo è far risparmiare al Comune le notevoli somme che ogni anno spende per gli affitti. L’anno scorso il Consiglio comunale aveva approvato un atto di indirizzo per trasferire tutti gli uffici comunali in quello che doveva essere la casa-albergo per anziani “Madre Teresa di Calcutta”. Tuttavia, Spina riferisce:«negli anni scorsi, durante alcuni incontri con l’amministrazione, era emerso che la “Madre Teresa” non poteva ospitare, comunque, tutti gli uffici comunali». Adesso bisogna vedere cosa deciderà l’amministrazione.
Maria Gabriella Leonardi
19 agosto 2009

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