I dipendenti comunali devono restituire le indennità percepite dal 2002 al 2004

Per vari motivi, questo è un periodo poco sereno per chi lavora o ha lavorato nel o per il Comune di Giarre. Mercoledì scorso, hanno manifestato dinanzi gli uffici comunali del palazzo delle culture i lavoratori della cooperativa sociale “Insieme” che sono rimasti disoccupati dopo che il servizio comunale di assistenza domiciliare agli anziani è stato appaltato ad un’altra cooperativa. Il giorno prima, i vigili urbani hanno dichiarato lo stato di agitazione, precursore dello sciopero. Ma non c’è serenità neanche tra gli altri dipendenti comunali a cui, proprio in questi giorni, viene notificato che si vedranno trattenute dallo stipendio le indennità di rientro che hanno percepito dal 2002 al 2004. Si tratta di indennità accordate nel 1994 dalla giunta dell’epoca con la delibera n. 457 che introduceva l’articolazione dell’orario di lavoro su cinque mattine e due rientri pomeridiani: sino a quel momento, infatti, l’orario di lavoro dei dipendenti comunali si articolava in sei mattine a settimana. Le indennità di rientro rappresentavano un riconoscimento economico, pari a 2500 lire l’ora, per i dipendenti che avrebbero svolto i rientri pomeridiani. Nel 2005 queste indennità sono state soppresse e nel 2007 un dirigente dei Servizi ispettivi di finanza pubblica del Ministero dell’economia e delle finanze, dopo avere compiuto un’ispezione nel Comune di Giarre, le ha ritenute illegittime: insomma i dipendenti comunali (sia quelli ancora in servizio che quelli andati frattanto in pensione) non avrebbero dovuto percepire quelle somme che andavano, quindi, restituite. Mediamente ogni dipendente dovrà restituire, nell’arco di 34 mesi, attraverso delle trattenute dallo stipendio, circa 2mila euro.
Nei mesi scorsi, sia i dipendenti comunali in servizio che i pensionati avevano ricevuto un primo avviso e i sindacati si erano attivati in vario modo per opporsi. L’Amministrazione, in proposito, aveva chiarito di dovere ottemperare a quanto rilevato dall'ispettore. In questi giorni, tutti i sindacati dei dipendenti comunali sono di nuovo in fermento. Tra questi, il segretario aziendale della Cgil, Roberto Rompineve, spiega:«Ci stiamo rivolgendo a un legale che sta valutando gli atti più opportuni da compiere».
Maria Gabriella Leonardi
(4 luglio 2009)

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