Il problema non sono i politici siamo noi siciliani

Ho scritto alla rubrica di Beppe Severgnini, Italians, e oggi 7 giugno il mio intervento è stato pubblicato sul sito. Lo pubblico di seguito. Tante persone da tutta Italia e dall'estero mi hanno scritto.

Caro Beppe, ho fatto un giro per la mia città. C'è, al centro, una piazza molto bella che ha sullo sfondo un panorama mozzafiato. Non dovrebbero esserci posteggiate auto perchè rovinano la pavimentazione. E invece ce ne sono diverse. Faccio qualche passo e trovo a ogni angolo venditori abusivi di frutta. Continuo a camminare e trovo in ogni strada auto in doppia fila e spesso gente che strombazza perchè non riesce a passare. Qua e là ci sono posteggiatori abusivi ai quali si deve lasciare qualcosa se non vuoi mettere in pericolo l'auto che hai lasciato nel "loro" territorio. Entro dal macellaio. Lui e la sua famiglia sono molto gentili, persone a modo. Li sento parlare tra loro prima di servirmi: "Ma sai, una volta si costruiva dove si voleva, poi si aspettava la sanatoria. Ora bisogna stare attenti". Per fortuna chiudono il discorso lì, e non mi chiedono cosa penso. Proseguendo qua e là per la città nelle strade più appartate troverò discariche abusive, qualche auto o cassonetto incendiati, spazzatura per terra. Caro Beppe, come giornalista pubblicista collaboro con un quotidiano locale siciliano. Non ti dico il nome del mio paese perchè potrebbe essere un paese qualunque della Sicilia. Quello che voglio dirti invece è che in un qualunque paese della Sicilia a chi fa questo lavoro il denunciare le illegalità a volte sembra un combattere contro i mulini a vento. Il problema non sono i politici, il problema siamo noi siciliani, allergici alle regole e al rispetto di ciò che è di tutti. Potrò ricevere la risposta risentita di un politico se denuncio un disservizio, ma un articolo o tanti articoli non basteranno per cambiare la mentalità della gente, per fare sentire in colpa chi inquina, chi costruisce abusivamente, chi parcheggia in doppia fila, chi cerca un politico per avere un favore personale. Un articolo riempie solo uno spazio sul giornale. Sono arrivata al punto di chiedermi che senso ha quello che faccio. Saluti,

Maria Gabriella Leonardi
(http://www.corriere.it/solferino/severgnini/)

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