Giarre non è solo la capitale delle incompiute. Lettera di un lettore a La Sicilia


Quando ho visto la lettera di questo lettore, apparsa su La Sicilia di oggi 15 marzo, ho sentito che esprimeva ciò che da tempo penso anch'io. Ultimamente quando scrivo articoli su Giarre provo grande tristezza e senso di impotenza per non potere porre rimedio ad una situazione che va a rotoli. Tutti si sono mobilitati per la Tarsu aumentata, ma nessuno si rende conto che se entro giugno il Comune non trova 600mila euro ed è costretto a dichiarare il dissesto tutti ne avremo un grave danno.
In questi giorni ciò che cerco per Giarre sono motivi di speranza, motivi per risollevare le sorti di questa città. Gli articoli sui due musei (menzionati anche da questo lettore) volevano per me significare questo. Ma oltre i musei, c'è anche il teatro che va bene, con cinque compagnie teatrali che attirano pubblico dai paesi vicini, c'è la vitalità delle squadre sportive, delle scuole e di tante persone per bene che, disinteressatamente, lavorano in vario modo per Giarre. E ce n'è davvero di queste persone.
Giarre non è solo la capitale delle incompiute. Mi piacerebbe se anche altri giarresi avessero voglia di difendere questa città. Credo che forse se non la amiamo abbastanza, è perchè non sappiamo amare noi stessi.
MGL


«Giarre non è affatto la capitale delle incompiute»
Da cittadino giarrese mi ha tanto addolorato l'aver sentito dire in tv dal procuratore generale antimafia Piero Grasso, parecchi giorni fa, che la mia città è la capitale delle incompiute. Ha detto pure che da qualcuno era partita l'idea di propagandare questa negatività per attirare turisti. Debbo assolutamente sottolineare che Giarre è soprattutto "la città dei musei"! I turisti, pertanto, hanno ben altro di molto positivo da visitare: "museo delle genti dell'Etna"; "museo teatro dei pupi siciliani"; "museo del presepio" (sempre affollato da scolaresche), "l'acquario Mediterraneo" e poi chiese, palazzi, giardini, ecc., altro che città delle incompiute!La città si vanta di aver dato i natali a numerose personalità di altissimo rilievo nei vari campi della cultura. È dell'altro ieri la notizia che la concittadina, appena ventenne, Claudia Patanè, la più giovane direttrice d'orchestra d'Italia, ha conseguito con il massimo dei voti il diploma di alto perfezionamento in direzione d'orchestra presso l'Accademia musicale Pescarese. Ed il sindaco Teresa Sodano nell'esprimere gli auguri, nel salone degli specchi al comune, le ha conferito un encomio ufficiale ed ha tenuto a sottolineare come Giarre sia una città di cultura che ama molto la musica: lo dimostrano i tanti alunni dell'istituto musicale, le orchestre scolastiche e le numerose coralli, altro che città delle incompiute! È anche città delle scuole per tutti quegli istituti scolastici dei più vari indirizzi che esistono nel suo territorio. Notizia freschissima del 21 febbraio su "La Sicilia": "Giarre: presentata l'iniziativa dell'assessorato comunale, turismo, 40 aziende sul sito internet". E del 22 febbraio sempre su "La Sicilia": "il museo della fisarmonica". "Giarre: nascerà entro l'anno nella sede dell'ex pescheria e in maggio ospiterà un raduno mondiale" con la collaborazione dell'illustre maestro fisarmonicista Nunzio Belfiore. E poi l'imminente apertura del museo della penna stilografica, e Giarre farà un ulteriore elevatissimo salto di qualità (altro che città delle incompiute!).
Salvatore Cavallaro

Commenti

Anonimo ha detto…
articolo, scritto in maniera perfetta ma a mio parere alquanto utopistico.....sopratutto quando scrivi...disinteressatamente......!
Certo, sognare non costa nulla, ma quando esco da casa e vedo la discarica che segnalo un giorno si e uno no alla Joniambiente.....sai ho come un sobbalzo.....e mi risveglio!!!!!........era solo un esempio banalissimo dei tantissimi problemi che ci sono
alqasar ha detto…
Giusto qualche osservazione:

Dunque, quanto a musei, ho visto centri quasi sperduti sugli Iblei nettamente più organizzati di noi e che Giarre possa fregiarsi del titolo di "città dei musei" mi sembra alquanto pretenzioso, almeno per chi ha visitato regioni come l'Emilia Romagna (è solo uno dei tanti possibili esempi).
Nell'articolo si cita il museo degli Usi e Costumi delle Genti dell'Etna: mi chiedo se l'autore vi si è recato di recente dato che lo annovera tra il "ben altro di molto positivo da visitare".
Qualora non l'avesse ancora fatto, già che si trova a Macchia, lo inviterei pure a dare un'occhiata alla piazzetta Tricolore, e notare in che modo vengono curati gli spazi verdi e i giardini nella nostra città.

In merito alla musica mi chiedo quali sono gli incentivi (non solo di natura economica) che questa Amministrazione sta fornendo ai numerosi gruppi musicali amatoriali presenti in città. Ricordo semplicemente che a Giarre, fino a pochi anni fa, si svolgeva una delle più interessanti rassegne corali internazionali della Sicilia.
In ogni caso, quali sono, a Giarre, le occasioni in cui fruire e ascoltare della buona musica?

Tento di credere anch'io che Giarre sia ben altro che la capitale delle incompiute, ma ciò, consentitemi, non cancella affatto gli aspetti negativi che sono propri della città da ormai molti anni.