Ospedale di Giarre: potenziato il laboratorio di analisi

Da questo mese nell’ospedale “S.Giovanni di Dio e S.Isidoro” è stato potenziato il laboratorio di analisi con l’istituzione della guardia attiva notturna e festiva. In pratica c’è sempre in servizio un’unità di personale pronta ad eseguire gli esami. La notizia è confermata dal direttore sanitario del presidio ospedaliero, dott.Salvo Calì, che aggiunge:«per rispondere al meglio alle urgenze/emergenze abbiamo anche chiesto l’ampliamento del personale medico del pronto soccorso». Una buona notizia, dunque, per il presidio giarrese che mantiene questo proprio laboratorio di analisi anche nell’ambito piano regionale di riorganizzazione della rete delle strutture pubbliche di diagnostica e laboratorio, disposto nel decreto n°62 del 16 gennaio 2009 dell’assessore regionale alla sanità Massimo Russo. Il piano indica i “punto prelievi” (ove possono essere effettuati solo prelievi e non analisi) e individua tre livelli di laboratori: quelli di base, i complessi e gli specialistici. Il laboratorio di analisi del presidio ospedaliero di Acireale, secondo quanto disposto dal decreto, diventerebbe solo punto prelievi: ospedale e distretto acese dovrebbero fare riferimento all’azienda ospedaliera “Cannizzaro”. Perplesso in proposito il direttore Calì che afferma:«Non mi sembra possibile che un presidio ospedaliero possa venire privato della diagnostica di laboratorio almeno sino a quando vi insiste un pronto soccorso e il ricovero di pazienti acuti. Ancor meno ad Acireale ove esiste l’unità operativa di rianimazione». I due ospedali di Acireale e Giarre sono strettamente legati in vario modo: ad esempio è in corso l’iter per il trasferimento dell’u.o.c. di geriatria da Acireale a Giarre. Per quanto riguarda il punto nascita, invece, secondo quanto previsto dal decreto n°3473 del 22 dicembre 2008 dell’assessore regionale alla sanità, dovrebbero essere disattivati i punti nascita con meno di 400 parti l’anno: nel 2008 ad Acireale ci sono stati circa 400 parti, a Giarre poco più di 300.«Le indicazioni regionali sono in linea con quelle nazionali – afferma il dott.Calì- in base ad esse è evidente che la nostra azienda dovrà rimodulare i punti nascita. Tra Giarre e Acireale potrà essercene uno solo che, sfruttando sinergicamente le potenzialità dei due presidi, potrebbe superare gli 800 parti l’anno».
Maria Gabriella Leonardi
(pubblicato su LA SICILIA del 12 febbario 2009)

Commenti