Entro il 31 dicembre 2008 il Comune di Giarre deve trovare 1 milione e mezzo di euro per ripianare il disavanzo del 2006, altrimenti dovrebbe dichiarare il dissesto. La situazione è seria ma non critica e gli uffici finanziari hanno già messo a punto le manovre per la copertura di questo disavanzo. In totale l’ammanco è di 3 milioni e 700 mila euro di cui 1 milione e mezzo circa è il disavanzo 2006, 2 milioni e 200 mila è lo squilibrio della gestione di competenze per il 2008, determinato dai maggiori oneri per la raccolta e smaltimento dei rifiuti e nel dettaglio: 700mila euro attengono alla gestione 2008 e 1 milione e mezzo a gestioni precedenti. Il Comune ha già adeguato le tariffe della tassa dello smaltimento per i rifiuti, come consente la legge, per fronteggiare i 700 mila euro di incremento dei costi del servizio nel 2008. Per la rimanente cifra, non disponendo di altre somme in bilancio, è previsto il riequilibrio con il ricorso alla vendita di beni immobili. Come spiega il dott.Letterio Lipari dirigente della area “Gestione risorse ed organizzazione”: «Il 16 dicembre sarà esperita una prima gara per la vendita dei capannoni; stiamo definendo quando esperire una seconda gara che avrà per oggetto beni immobili individuati dalla giunta con un’integrazione della delibera sui beni da alienare. Adesso la parola passerà al consiglio che dovrà deliberare sull’integrazione al piano delle alienazioni, approvato ad agosto e costituito solo dai capannoni». La gara è subordinata alla deliberazione del consiglio. I beni immobili sono soprattutto terreni, particolarmente appetibili, di cui, cambiando la destinazione urbanistica in edificabili, aumenta il valore. «Prudenzialmente l’importo dei beni che poniamo in vendita è di circa 7 milioni di euro – aggiunge Lipari – e supera di gran lunga le somme necessarie per ripianare il disavanzo del 2006 e lo squilibrio del 2008». L’urgenza però è solo ripianare il disavanzo del 2006, in quanto per lo squilibrio del 2008 il Comune per ripianarlo ha a disposizione altri due esercizi finanziari. Nella peggiore delle ipotesi, di gare non fruttuose, sono allo studio anche altre ipotesi, coerenti con i ristretti margini di tempo. Nemico principale del Comune, in questo frangente, la crisi economica con la conseguente stretta creditizia.
Maria Gabriella Leonardi
(pubblicato domenica 30 novembre 2008)
Maria Gabriella Leonardi
(pubblicato domenica 30 novembre 2008)
Commenti
Certo, se il Comune di Giarre non avesse un bilancio così inspiegabilmente indebitato, con il ricavato delle vendite degli immobili "inutili" (rectius: il cui possesso non è strategico per l'Amministrazione), si potrebbero fare tante cose, a cominciare dal completamento di qualcuna delle famose incompiute...
Ciao
Isidoro
Riguardo quello che scrive Francesco, questa domanda l'avevo già fatta a un assessore l'anno scorso che mi confermava che occorre evitare spese inutili, razionalizzare eccetera...Un risparmio notevole si potrebbe avere riducendo gliaffitti, ad esempio portando nella casa di riposo "madre teresa" gli uffici comunali, oppue (ma è ancora più difficile) concentrando l'autoparco del comune nell'ex mercato dei fiori di trepunti. Nel primo caso bisogna dalla Regione, proprietaria della casa di riposo "Madre Teresa", nel secondo caso il COmune è ancora vincolato da un contratto per qualche anno per cui deve mantenere un parcheggio auto.
L'importante è capire e seguire quello che succede.
Insomma, quello che penso io e che mi spinge a criticare l'operato dell'amministrazione non è tanto il gusto perverso di avere sempre qualcosa da ridire, quanto piuttosto la constatazione che l'amministrazione, in buonissima fede (e lo dico sinceramente), si attiene all'antica massima siciliana "lassamu u munnu com'è", salvo poi cercare di cucire alla meno peggio una toppa sullo strappo quando proprio si è sull'orlo del dissesto. Ebbene io non me la sento di "lassari u munnu com'è" senza dire niente, perché amo la mia terra e rispetto i miei concittadini (compresi gli amministratori!).
Ciao
Isidoro