Analisi e radiologia dal 24 il via ai lavori

Perché un solo rappresentante politico al tavolo di concertazione che dovrà concordare le scelte per il territorio in tema di sanità, tra cui anche il futuro dell’ospedale di Giarre? perché questo tavolo tecnico, annunciato a fine ottobre, non è stato ancora convocato? E quando inizieranno i lavori di ristrutturazione della radiologia e del laboratorio di analisi del “S.Giovanni di Dio e S.Isidoro” annunciati mesi fa? A tutte queste domande, sorte in questi giorni di acceso dibattito sul futuro dell’ospedale di Giarre, ha risposto, spiegando le sue scelte, il direttore generale dell’Ausl 3, dott.Antonio Scavone.«Prima di decidere “ragionieristicamente” ciò che deve essere fatto, nel quadro delle misure del Piano di rientro della Regione, ho voluto sentire tutto il territorio. Ho scelto di convocare questo tavolo di concertazione perché fosse uno strumento di confronto democratico ed è stato costituito perché fosse una sintesi delle problematiche, distretto per distretto. E’ una mia iniziativa nessuno, me lo ha chiesto. E’ presente solo il Sindaco capodistretto per una questione di praticità. Tuttavia – aggiunge – sono pronto, laddove ci siano delle realtà distrettuali che lo richiedano, ad accettare incontri più ampi. D’altra parte, la scorsa settimana ho incontrato numerosi rappresentanti di Giarre. Sinora non è stato fissato il calendario degli incontri perché alcuni sindacati non hanno indicato i propri rappresentanti. Domani stesso procederò, comunque, a predisporre il calendario». Sui lavori di ristrutturazione del laboratorio di analisi e della radiologia dell’ospedale di via Forlanini risponde l’ing.Salvatore Vitale, responsabile del servizio tecnico del’Ausl 3: «Oggi, si sono riuniti il direttore dei lavori, il direttore sanitario e il primario di radiologia e hanno concordato di iniziare i lavori il 24 novembre. Dureranno da tre a sei mesi a seconda della soluzione che sarà trovata: se sarà possibile intervenire sul solaio esistente, dureranno tre mesi. Se bisogna totalmente demolirlo e ricostruirlo dureranno sei mesi».
Maria Gabriella Leonardi
(pubblicato su LA SICILIA del 12 novembre 2008)

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