Un comitato pro ospedale

Sul destino dell’ospedale di Giarre interviene il Tribunale per i diritti del malato che, attraverso il suo coordinatore, Giuseppe Patanè, dichiara:«Il TDM della zona di Giarre si trova in perfetta sintonia con quanto espresso dal presidente del consiglio comunale di Giarre, Raffaele Musumeci. I cittadini di questa zona pedemontana non vogliono essere serie B, distanti per diversi aspetti dalla zona metropolitana di Catania dove sono concentrate tutte le eccellenze ospedaliere e le cliniche private e sovvenzionate con denaro pubblico». Patanè fa riferimento all’incontro svoltosi martedì all’ospedale, quanto i presidenti dei 10 consigli comunali del distretto, tramite il sindaco del Comune di Piedimonte Etneo, hanno consegnato al direttore sanitario dell’ospedale di Giarre, dott. Salvo Calì, le deliberazioni di tutti i consigli comunali sulla proposta avanzata da Musumeci. Patanè sottolinea:«Purtroppo all’evento mancavano i veri attori, 9 sindaci su 10 dei comuni interessati (alcuni erano rappresentati da sostituti) e il Direttore Generale dell’Az.USL3 di Catania. E questo fa rabbia in un momento così delicato». Patanè quindi propone: «E’ giunto il momento di far nascere un movimento spontaneo “pro ospedale”, con la partecipazione di tutti i cittadini del Distretto Sanitario, che coinvolga tutti i partiti politici, i sindacati, le associazioni e tutti i sindaci dei comuni interessati per la salvaguardia della nostra salute, di quella dei nostri familiari e dei cittadini in genere».
Maria Gabriella Leonardi
(pubblicato su LA SICILIA il 10 ottobre 2008)

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