E ogni scuola propone il proprio "patto educativo"


Si è responsabili dei figli sempre, anche quando sono a scuola. «L’affidamento del minore alla custodia dei terzi se solleva il genitore dalla presunzione di “culpa in vigilando”, non lo solleva da quella di “culpa in educando”» scrive il ministro dell’istruzione Gelmini, in una recente circolare. In essa il ministro propone ai genitori la sottoscrizione di un “patto educativo” o “di corresponsabilità” al momento in cui iscrivono i figli a scuola. Se servirà a restaurare l’alleanza educativa scuola-famiglia lo dirà il tempo. Adesso possiamo sapere come gli istituti giarresi hanno recepito questa circolare. Il Liceo scientifico “Leonardo”, diretto dal preside Mario Catanuto, ha predisposto un “patto educativo” che dovrà passare al vaglio del consiglio d’istituto. In esso, tra l’altro, si chiede ai genitori di limitare il più possibile gli ingressi in ritardo e le uscite anticipate, di invitare il proprio figlio a non fare uso di cellulari in classe e di rispondere direttamente ed economicamente degli eventuali danni a cose e/o persone causati dai propri figli. Di patto educativo-formativo si parla nell’istituto alberghiero “G.Falcone”, come spiega il dirigente Antonino Raciti:«Agli studenti di IV e V dell’area professionalizzante proporremo un patto che regoli sia l’attività dentro la scuola che quella che svolgono negli stage aziendali. Dedicheremo attenzione ai genitori, altrimenti il patto non funziona». Per l’istituto tecnico industriale “E.Fermi”, il dirigente Giuseppe D’Urso, spiega:«Abbiamo sempre reso pubblici i regolamenti di istituto. Abbiamo aggiornato il regolamento sulla disciplina degli alunni, daremo una nuova veste grafica e convocheremo le famiglie consegnando copia dei regolamenti. In più aggiungeremo un richiamo alla culpa in vigilando e in educando di cui parla il ministro». Anche nell’istituto d’istruzione superiore “M.Amari”, da sempre, al momento dell’iscrizione, ai genitori viene consegnato il regolamento d’istituto e il dirigente Isidoro Nucifora spiega: «Il rispetto delle regole è fondamentale per una crescita umana adeguata. La scuola spesso si fa promotrice di progetti per la legalità, ma ogni disciplina deve concorrere alla formazione civile del giovane».
Maria Gabriella Leonardi

(Pubblicato su LA SICILIA del 12 settembre 2008

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