Per un posto al Comune

Una volta i genitori desideravano che i loro figli diventassero avvocati, ingegneri, dottori… Adesso per i loro figli desiderano un posto al Comune. Ma non un posto negli uffici comunali, cosa per certi versi impossibile dato il già elevato numero di precari negli enti locali siciliani. No, un posto al Comune nella stanza dei bottoni, nell’aula consiliare. Che importa se il pargolo non si è mai interessato di politica o se la fanciulla non sa come funziona un’amministrazione? La Casta dei politici per un verso vituperata e ingiuriata, “perseguitata” e disprezzata si scopre essere il sogno segreto di genitori premurosi che per i figli desiderano un futuro di rose e fiori, privilegi e notorietà. Ai giovani etichettati “bulli e pupe”, che si dice (a torto) anelino solo diventare calciatori o veline, gli adulti non hanno di meglio che offrire il potere e una bella indennità.
Avremmo dovuto esultare per i giovani eletti siciliani che potrebbero soppiantare i gerontocrati italiani … ma spesso dietro i giovani eletti non ci sono idee, passioni politiche, militanza in associazioni o movimenti. Ci sono genitori-politicanti che invece di dire a figli "studia" o "va a lavorare" si sono fatti da parte e hanno regalato alla discendenza i propri pacchetti elettorali.
Speriamo allora di sbagliarci di grosso e di restare in positivo stupiti dai giovani eletti.
Questo da stanotte sarà il nostro sogno segreto.

MGL

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