Agenzia Inps di Giarre: i numeri della disoccupazione

Ritarda, rispetto all'anno scorso, l'inizio della stagione turistica nella zona di Taormina e per questo stanno rimanendo disoccupati, per un periodo più lungo rispetto al 2007, quanti lavorano negli alberghi e con il turismo.
E' uno dei dati che emerge dall'agenzia Inps di Giarre, competente su 11 comuni, da Giarre a Randazzo e diretta dal dott. Vincenzo Brighina. La disoccupazione ordinaria è un sussidio che riceve chi perde involontariamente il lavoro, avendo lavorato almeno 52 settimane nei 2 anni precedenti il licenziamento.
All'Inps «disoccupati ordinari» sono stati 1772 nel 2007, erano 1657 nel 2006 e 1429 nel 2005. Trend in crescita anche a seguito dell'aumento dei contratti a tempo determinato. Circa 500 istanze provengono ogni estate da docenti precari e personale scolastico. Sulle 700, a novembre, dagli stagionali degli alberghi. Chi non riesce a conseguire la disoccupazione ordinaria può chiedere quella con requisiti ridotti se ha avuto, nell'anno solare precedente la data di presentazione della domanda, un rapporto di lavoro di 78 giorni.
Per la disoccupazione con requisiti ridotti nel 2007 le pratiche sono state 1412. Stabile la disoccupazione agricola per cui per il 2006 sono state trattate 4500 pratiche. Spesso le ditte non trasmettono con regolarità all'Inps i dati relativi ai rapporti di lavoro, provocando difficoltà ai lavoratori al momento della pensione o della disoccupazione. Per questo è opportuno verificare che il proprio datore di lavoro trasmetta i dati all'Inps.
(pubblicato su LA SICILIA del 3 maggio 2008)

Commenti

Unknown ha detto…
ciao

ho scoperto il tuo blog navigando un pò nella rete di Blogger e devo dire che è interessante.
complimenti!

Buon lavoro e a presto

Indiano
http://indiano1983.blogspot.com/
Unknown ha detto…
Grazie per la tua visita al mio nuovo blog e soprattutto per essere stata la prima in assoluto a lasciarci un commento.
Mi interessa la questione della "precarietà" a cui sei costretta, mi pare di aver capito, sottostare per poter lavorare dovendo rimetterci tu qualora volessi fare delle inchieste più dettagliate e profonde.
Se quindi ti fa piacere, restiamo in contatto.
Nel frattempo, se non ti dispiace, inserisco il tuo blog tra quelli da me suggeriti cosi che si avvii un confronto costruttivo.
A presto

Indiano
mi spiego meglio riguardo la precarietà: ai giornalisti pubblicisti come me vengono pagati gli articoli pubblicati 5 euro circa (euro più, euro meno). Accade questo al nord come al sud. Non c'è possibilità che vengano aumentati i compensi visto che un sacco di gente scriverebbe pure gratis sul giornale e i giornali hanno interesse ad avere numerosi collaboratori pagati 2 lire. Se io vengo pagata 5 euro sia quando copio e incollo un comunicato stampa che quando voglio fare un'indagine che mi richiede telefonate, benzina, tempo...chi me lo fa fare a svolgere articoli più approfonditi visto che ci rimetto di tasca mia? Questo ragionamento lo faranno un po' tutti e anche questo contribuisce a un sistema informativo scadente, infatti in Italia le inchieste non le fa nessuno perchè costano. Io ad esempio neanche riprendo le spese che ho dai compensi del giornale, ma a fine mese le bolette le devi pur pagare...Il giornalismo ti fa conoscere e quindi può aprirti delle possibilità. Molti diventano addetti stampa. Per legge dovrebbero essere fatti dei concorsi per diventare addetto stampa ma pochissime amministrazioni pubbliche li hanno indetti, si diventa addetto stampa per conoscenza politica. L'addetto stampa guadagna 800-1000 euro al mese per fare anche solo 10 comunicati stampa in un mese...cioè niente. Le cose stanno così. La casta dei giornalisti può riguardare i direttori e al limite i redattori delle grosse testate rai, mediaset, dei quotidiani. Non ho mai lavorato dentro una redazione e non so come funziona. Ma di certo non sono casta la moltitudine di iscritti all'ordine che sognano di diventare Giovanna Botteri e sono pagati un'elemosina. Non è difficile diventare giornalista pubblicista, io nella mia vita ho scritto per 3 quotidiani, per noi l'albo dei giornalisti è inutile, serve solo per farci pagare tasse. E' difficile diventare giornalista professionista. Non so se riuscirò un giorno a diventare professionista. Ho già 33 anni, e in Sicilia i posti sono pochissimi. Ci penso con amarezza visto che il giornalismo è la grande passione della mia vita, ce l'ho scritto nel DNA e non m'importerebbe se venisse abolito l'albo.
Spero di essermi spiegata. I condizionamenti dei politici sono un'altra cosa che si aggiunge a questo, se glielo permetti.
Non so dove risponderti e per questo ho scritto qua.
A presto
Unknown ha detto…
Grazie per la spiegazione.

A presto

Indiano
Il cane di Jack ha detto…
Allora probabilmente Grillo ha ragione quando dice di abolire l'ordine. Ed è una cosa paradossale che gran parte dell'informazione libera in Italia, negli ultimi anni l'abbia dovuta fare proprio lui. Io spero che nei prossimi anni questo sistema malato venga abbandonato e che i comici tornino a fare i comici e i giornalisti bravi come te (e lo dico con sincerità), possano veramente cominciare a svolgere la loro funzione (essenziale) al servizio di noi tutti, con maggiore libertà e senza essere costrette a edulcorare la verità ;-)
Ciao
I. (che vuole mettere un po' di pepe sul tuo blog :-)
Anch'io seguo Grillo e Travaglio con attenzione. Certo sapere che grillo guadagna 4 milioni di euro l'anno un po'mi fa temere che sia anche lui come tante persone che (a Giarre come in tutta Italia) apparentementeporta avanti delle battaglie giuste, nell'interesse di tutti, e poi, invece, sotto sotto, si fa i suoi interessi. Spero di sbagliarmi, perchè le persone che conosco e che mi hanno deluso sono molte. Secondo me, i soldi che guadagni quando porti avanti una battaglia sono ciò che fa capire se sei credibile o meno. Non mi sento una brava, soprattutto in questo periodo ma lo prendo come un incoraggiamento. Posso però sottoporre alla vostra attenzione qualche giornalista secondo me "bravo" per me d'esempio: Milena Gabbanelli di Report sui Rai 3, che è l'unica che fa inchieste come si deve in Italia, Lucia Annaunziata per come conduce le interviste (anche se si vede quando è di parte), la redazione di Exit su La7, Marco Travaglio, Marina Corradi di Avvenire (per lo stile di scrittura) e Gian Antonio Stella per avere saputo dire quello che tutti sappiamo.
Grazie "cane di Jack" per avere messo un po' di pepe nel mio blog forse un po' noioso.
MGL